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Gli italiani comprano l’auto guardando prima al portafoglio e poi alla tipologia di alimentazione
Luca Talotta
20 ago 2025
Quando si tratta di acquistare un’auto, per oltre 24 milioni di italiani il fattore decisivo resta il prezzo. L’ultimo studio condotto da mUp Research per Facile.it mostra come il 65,5% degli intervistati metta il costo d’acquisto al primo posto nella lista dei criteri di scelta. La tendenza è omogenea tra uomini e donne (65,6% vs 65,4%), ma diventa ancora più marcata nella fascia 55-64 anni e nel Centro Italia, dove supera il 70%.
Subito dietro, il tipo di alimentazione (benzina, diesel, ibrido o elettrico) viene indicato dal 48,6% degli automobilisti, quota che sale oltre il 52% tra gli over 55. La transizione energetica, con tutti i dubbi legati a autonomia, costi e infrastrutture, non è più un fattore secondario: condiziona in maniera evidente le decisioni di acquisto.
Il terzo gradino del podio è occupato dai costi di gestione – manutenzione, RC Auto, consumi – che influenzano il 38,6% del campione. Il dato cresce al 42% nel Sud e nelle Isole e al 44,5% nella fascia 45-54 anni. È la conferma che, in un contesto di inflazione e spese assicurative in aumento, i costi di mantenimento dell’auto sono un freno concreto all’acquisto.
Le dimensioni del veicolo pesano per il 27,9% degli intervistati, con punte del 30,4% nelle grandi città e del 32,1% nei comuni sotto i 10.000 abitanti. Non è un caso: chi vive in centri storici o metropoli conosce bene il problema di parcheggi stretti, traffico e vie anguste. In questi scenari, un’auto troppo grande può diventare un ostacolo quotidiano.
Il sondaggio mette in luce anche differenze di priorità tra generi.
Gli uomini si lasciano guidare maggiormente da prestazioni (24,3% contro il 20,4% delle donne) ed estetica (19,8% vs 15,4%), confermando un approccio più legato a potenza e design.
Le donne invece privilegiano la maneggevolezza e facilità di guida (21,5% contro il 13,8% degli uomini), un dato che sottolinea come la fruibilità quotidiana sia un elemento chiave per gran parte delle automobiliste.
Curioso notare che la reputazione del marchio raccoglie la stessa quota di consensi (20,2%) da parte di entrambi i sessi, segno che il brand ha un peso ma non è più un criterio dominante.
Sorprende infine un dato: solo il 3,1% considera fondamentali tempi rapidi di consegna. In altre parole, gli italiani sono disposti ad aspettare pur di ottenere l’auto giusta per loro. Una pazienza che stride con le difficoltà di alcune case automobilistiche nel garantire disponibilità immediata, soprattutto per modelli elettrici e ibridi.
Questi dati raccontano un mercato automobilistico ancora molto condizionato da fattori economici, dove il prezzo d’acquisto e i costi di gestione pesano ben più di tecnologia e innovazione. È un segnale per i costruttori: non basta lanciare modelli elettrici avveniristici se restano fuori dalla portata economica della maggioranza degli automobilisti.
Gli italiani chiedono auto accessibili, dai consumi contenuti e facilmente gestibili in città e piccoli centri. E, dati alla mano, sono pronti a rinunciare a consegne lampo pur di avere un veicolo che rispetti queste esigenze.
Il messaggio è chiaro: il mercato deve smettere di pensare che l’acquirente medio scelga solo con il cuore o per moda. Il portafoglio, oggi più che mai, detta le regole.
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