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Accordo strategico tra i due principali player italiani: debutto a Milano AutoClassica 2025, sinergie anche per il settore congressuale e internazionalizzazione
Luca Talotta
30 lug 2025
È un’alleanza che può cambiare gli equilibri del sistema fieristico italiano e dare una svolta definitiva al mondo delle auto d’epoca: Fiera Milano e Italian Exhibition Group (IEG) hanno annunciato l’acquisizione congiunta del 70% di EMAC S.r.l., società specializzata nell’organizzazione di eventi per l’automotive storico. Una mossa strategica che porta i due colossi fieristici a detenere il 35% ciascuno, con il restante 30% che resterà in mano ad Andrea Martini, tramite Mosaico Capital.
Un’operazione che promette non solo di rafforzare l’offerta italiana in un settore ad alto valore culturale ed economico, ma anche di consolidare la leadership internazionale del nostro Paese in un comparto troppo spesso sottovalutato. L’Italia, patria delle eccellenze motoristiche, ha finalmente deciso di fare sistema.
La nuova società debutterà ufficialmente in occasione della 15ª edizione di Milano AutoClassica, in programma dal 21 al 23 novembre 2025 presso Fiera Milano. A seguire, dal 28 al 30 marzo 2026, toccherà alla terza edizione del Vicenza Classic Car Show nella sede fieristica veneta.
Due manifestazioni di riferimento che, sotto la nuova governance congiunta, potranno puntare su maggiori investimenti, strategie condivise, presenza internazionale e soprattutto una gestione finalmente sinergica e orientata alla crescita. Non si tratta solo di potenziare due eventi esistenti, ma di costruire un modello virtuoso replicabile anche in altri ambiti settoriali.
La partnership tra Fiera Milano e IEG non si limiterà però all’ambito motoristico. L’intesa include anche una forte collaborazione nel settore congressuale, facendo leva su alcuni dei poli più prestigiosi d’Italia: Allianz MiCo a Milano, Palacongressi di Rimini, Vicenza Convention Centre, Palazzo dei Congressi di Fiuggi e il MoMeC di Roma.
L’obiettivo è chiaro: presentare l’Italia come una destinazione unica, forte e integrata per il turismo fieristico e congressuale, in grado di attrarre eventi globali grazie a una strategia coordinata tra i principali operatori. Un’unione d’intenti che, in un contesto internazionale sempre più competitivo, potrebbe rivelarsi determinante.
E i numeri già danno ragione a questa visione: secondo l’ultima classifica ICCA 2024, l’Italia è prima in Europa e seconda nel mondo per numero di congressi internazionali ospitati (ben 635). Una conferma della nostra capacità di accoglienza e organizzazione, che adesso potrà contare su una regia unica per valorizzare ogni segmento.
Parole chiare, concrete, quelle dei due amministratori delegati coinvolti.
Francesco Conci, AD e DG di Fiera Milano, parla di un’operazione «perfettamente coerente con il Piano Strategico 2024-2027» e spiega come EMAC rappresenti «un banco di prova per nuovi modelli di collaborazione tra operatori italiani, in grado di generare economie di scala, attrattività internazionale e sviluppo di filiere verticali di eccellenza».
Sulla stessa lunghezza d’onda Corrado Peraboni, AD di IEG: «Con Fiera Milano abbiamo trovato un partner che ha reso possibile questo primo e significativo passo. Collaborazioni di questo tipo permetteranno di creare valore reale per i territori, le aziende espositrici e gli azionisti. E se si presenteranno ulteriori opportunità, le coglieremo come parte integrante della nostra strategia di espansione».
La verità è che questa alleanza dovrebbe essere presa come esempio anche da altri settori, dove ancora si assiste a inutili guerre di campanile, eventi in concorrenza e scarsa visione d’insieme. Fiera Milano e IEG dimostrano che fare sistema è possibile e che il futuro si costruisce assieme, non divisi.
Non è accettabile che un Paese che ha dato i natali a Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, Lancia e Lamborghini continui a delegare l’organizzazione e la promozione internazionale degli eventi motoristici a realtà straniere o disgiunte tra loro. L’automotive d’epoca è cultura, artigianato, passione e industria: merita un coordinamento serio, una visione strategica e un sostegno concreto.
La nuova governance condivisa potrà inoltre avere effetti positivi anche sulla filiera dell’indotto, fatta di artigiani, restauratori, collezionisti, piccole imprese legate al mondo delle auto storiche, che spesso non hanno avuto fino ad oggi una piattaforma unitaria su cui esprimersi e crescere. Non si tratta solo di business fieristico, ma di una leva fondamentale per il made in Italy e il turismo esperienziale.
In questo senso, l’alleanza tra Fiera Milano e IEG è anche una risposta implicita ai tanti che parlano di crisi del settore: la passione per l’auto d’epoca non è mai morta, ha solo bisogno di essere valorizzata nel modo giusto.
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