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Skoda Favorit, da brutto anatroccolo a moderna elettrica 

E' un concept e tale resterà la riedizione della Favorit, immaginata con un design più accattivante e fedele a certe scelte del modello originario
Skoda Favorit, da brutto anatroccolo a moderna elettrica 

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

29 mag 2025

Ripensa il passato in chiave moderna, come già fatto per altre Skoda classiche, il centro di design della casa boema. Lo fa intorno a un modello importante quale fu la Favorit a metà anni Ottanta. Non tanto per il successo commerciale, quanto per la fase di apertura che caratterizzò la produzione Skoda al di fuori dei mercati dell’Europa dell’Est.

Fu un primo passo che contribuì a dar vita, nel 1991, alla joint venture con Volkswagen e, dal 1994, al progetto erede della Favorit: Skoda Felicia subentrò quale utilitaria della casa, motorizzata dai propulsori della casa tedesca. Il resto è storia, proseguita con la Fabia fino a oggi.

La Favorit prodotta tra l’87 e il 1994 in oltre 1 milione di esemplari era un’utilitaria da 3 metri e 81 centimetri, piuttosto spaziosa anche per i canoni moderni, visti i 2,45 metri di passo dichiarati. Spaziosa, eppure non esattamente un esempio di stile impeccabile, dovuto a un progetto condizionato dai vincoli sulla componentistica, come i proiettori esageratamente grandi rispetto ai volumi del frontale. Il centro Skoda Design diretto da Ljudmil Slavov ha riletto in chiave moderna ed elettrica le proporzioni della Favorit.

Fari, dai limiti degli anni Ottanta alla personalizzazione 

Parte proprio dai fari la reinterpretazione, per registrare una soluzione più gradevole esteticamente - forse un po’ troppo simili a certe geometrie firmate Renault con la 5 E-Tech -, su un frontale dove le uniche aperture sono costituite dalle feritoie in basso per il raffreddamento del pacco batterie.

Sottolineiamo come la Skoda Favorit Concept sia un esercizio di stile, omaggio alla storia del brand. Non avrà un futuro in serie e si distanzia nettamente dagli stilemi dal corso attuale portato sulle ultime elettriche come Epiq e la prossima citycar progettata con Volkswagen e Cupra.

"Non volevo basarmi su elementi di design attuali come il Tech-Deck Face", spiega Slavov. "Questo è un omaggio alla Favorit, quindi ho studiato attentamente i dettagli originali, con l'obiettivo di evolverli ed elevarli. Semplificare una forma già minimalista nello stile Modern Solid è stata una vera sfida.

Diversamente dai vincoli geometrici e fisici dei fari anteriori della prima Favorit, Slavov ha voluto dare al concept una libertà impossibile al tempo: “Le coperture consentono alle luci di proiettare diversi motivi, che i proprietari possono personalizzare”, dice degli elementi in tinta applicati sui led anteriori. Luci diffuse anche in coda, mentre lungo la fiancata è interessante la soluzione di un unico spazio per l’apertura delle portiere anteriori e posteriori.

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