La ricerca di un partner che investa in Nissan ha in Honda l'interlocutore principale, non l'unico. Una fusione che comprendesse anche Mitsubishi varrebbe un player da 9 milioni di veicoli annui
18.12.2024 20:00
L'anticipazione di stampa diffusa dal quotidiano finanziario Nikkei assume contorni più chiari con il passare delle ore. Sarà il 23 dicembre prossimo che Honda e Nissan discuteranno della possibilità di fusione.
Lo scenario prospettato già lo scorso novembre, quando su Nissan si addensavano le preoccupazioni di un futuro a rischio, senza nuovi investimenti e un impegno di lungo periodo, si indirizza verso la possibilità di fusione. Le due case automobilistiche già nel marzo di quest'anno hanno siglato un protocollo d'intesa per la collaborazione su elettrificazione e ambito software.
Adesso, il quadro guarda a un'integrazione molto più profonda. Si spazia dalle possibilità di creare una joint venture Honda-Nissan, con partecipazione azionaria incrociata, fino a una fusione piena.
A una quota azionaria in Nissan è interessato anche il colosso dell'elettronica Hon Hai (Foxconn), interesse che - secondo i rumours diffusi da Bloomberg - avrebbe accelerato il confronto Honda-Nissan.
L'ipotesi che nasca un grande player, comprensivo di una partecipazione Mitsubishi , è vista favorevolmente dal Gruppo Renault, che in Nissan detiene il 36% delle quote azionarie.
Una disponibilità, secondo quando trapelato da fonti citate dall'agenzia di stampa Bloomberg, non "disinteressata", anzi. Del risanamento di Nissan beneficerebbero anche i francesi che, vale ricordare, forniranno a Nissan la base tecnica per la nuova Micra elettrica 2025 e di una futura citycar. Entrambi due progetti firmati Ampere.
L'industria automobilistica nipponica si troverebbe, con l'ingresso di Honda nel capitale Nissan, con due grandi blocchi di compagnie consolidate. Da un lato con la fusione Honda-Nissan-Mitsubishi, dall'altra con le joint venture siglate da Toyota con Mazda , Subaru e Suzuki .
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Sinergie fondamentali per affacciarsi, competitivi, sul mercato cinese e sulla scena globale. Fronte elettrico e non solo, essendo il tema dei modelli ibridi assolutamente decisivo, soprattutto per Nissan e il rilancio negli USA, dopo previsioni errate sulla domanda di modelli termici elettrificati negli States. Molto più solida rispetto all'elettrico, viceversa carta sulla quale ha puntato Nissan. Una correzione di rotta in atto e sulla quale potrebbero nascere delle sinergie tecniche con Honda.
Dalla notizia di discussioni in atto tra Nissan e Honda, il titolo della casa di Yokohama è cresciuto fino ai 5,97 dollari ad azione, rispetto a un valore di 4,42 dollari alla chiusura del 17 dicembre. Un +15,5% al quale si contrappone il meno 3% registrato da Honda Motor.
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