Auto aziendali: in arrivo un'allarmante tassazione

Secondo ANIASA questa misura “danneggia la transizione ecologica” e chiede al Governo di ripensarci

Auto aziendali: in arrivo un'allarmante tassazione

Pubblicato il 30 novembre 2024, 17:48

Chi usa l'auto aziendale – e ad oggi sono parecchi – potrebbe dover affrontare una situazione non proprio semplice. C'è della preoccupazione nell'aria, e a darne voce è ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, la quale ha lanciato un chiaro allarme: “Un vero e proprio autogol per l’Erario e per la transizione ecologica del nostro parco circolante, con aggravi per dipendenti e imprese, nonché a danno dell’industria automotive già in difficoltà. L’effetto della misura sarà un aumento della tassazione sulle buste paga di circa 1 milione di italiani che utilizzano l’auto aziendale, che graverà maggiormente sui redditi medio-bassi. Il Governo ci ripensi!”.

La preoccupazione dell'Associazione

Ciò che teme ANIASA si trova nella misura prevista in Legge di Bilancio in materia di disciplina delle auto aziendali in fringe benefit. La normativa, così come attualmente formulata, introduce un cambiamento significativo per il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica. In particolare, sostituisce il criterio basato sulle emissioni di CO? con un nuovo parametro legato al tipo di alimentazione del veicolo, e rivede i coefficienti per il calcolo del valore imponibile del benefit aziendale, prevedendo una riduzione per i veicoli completamente elettrici e ibridi plug-in, e un aumento significativo per tutte le altre tipologie di alimentazione, pari all'85% delle auto aziendali.

Facendo riferimento alle vetture aziendali più noleggiate, l'Associazione stima una crescita annua del valore imponibile del benefit auto in media di 1.600 € (+67%), che di conseguenza influirà le scelte aziendali, rendendo preferibile il mantenimento dei veicoli già assegnati (non soggetti alla nuova normativa), ritardando l’acquisto e, nel caso del noleggio, prorogando i contratti in essere. Secondo ANIASA ci sarà una diminuzione solo nel 2025 di all'incirca il 30% delle immatricolazioni di auto a uso noleggio lungo termine (circa 60.000 unità) e il 20% degli acquisti da parte di società (15.000 unità), con stimabili minori entrate per l’Erario e gli Enti Locali pari a 125 milioni di euro nel 2025.

Alberto Viano, Presidente ANIASA, ha dichiarato che “aumentare oggi la tassazione sulle vetture utilizzate dai dipendenti delle imprese significa colpire un settore, quello dell’auto aziendale, strategico per la transizione ecologica della mobilità nazionale, rallentando il ricambio del parco circolante. Per questi motivi riteniamo necessaria una rivisitazione della misura, stabilendo un aumento dilazionato e che non penalizzi l’attuale circolante, evitando ricadute ambientali, sul mercato automotive, che in questi anni di crisi vede nell’auto aziendale un vero pilastro (circa il 40% delle immatricolazioni) e sull’Erario”.

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