ASI racconta la storia dell'auto tra Collezione Bertone e modelli iconici

ASI racconta la storia dell'auto tra Collezione Bertone e modelli iconici

Al Salone dell'Auto di Torino Automotoclub Storico Italiano mette in mosttra alcuni dei modelli più iconici e rari della storia dell'automobile

di adr

13.09.2024 ( Aggiornata il 13.09.2024 07:56 )

La storia è fondamentale, racconta nascita, sviluppo, evoluzione di tecnologia e design, di gusti e tendenze che hanno accompagnato aspetti sociali e mobilità. Il ruolo dell’ASI, l’Automotoclub Storico Italiano, è di offrire immagini e testimonianze per spiegare al meglio l’importanza di un settore trainante al di là del momento di incertezza normativa con ripercussioni sul sociale. Al momento è necessario riflettere sul valore storico dell’industria automobilistica in tutti i settori e nei risvolti meno conosciuti. L’ASI non poteva mancare all’appuntamento col ritorno di una storica (per nascita e appartenenza alla città) rassegna sull’auto, in particolare con una formula moderna innovativa, nel cuore della città, all’aperto, vicina alla gente e gratuita con libero accesso.

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Bertone in piazza a Torino grazie ad ASI

L’ASI, Automotoclub Storico Italiano, ente nazionale di riferimento per il settore del motorismo storico che ha sede proprio a Torino, espone nel prestigioso scenario della Piazzetta Reale dieci esemplari della Collezione ASI Bertone: vetture che raccontano al grande pubblico la storia del car design firmato dalla celebre Carrozzeria Bertone con il contributo dei più geniali e prolifici stilisti di tutti i tempi. Un’occasione per conoscere o rivedere modelli iconici, prototipi e one-off realizzati dai maestri di stile, da Marcello Gandini a Marc Deschamps, Luciano D’Ambrosio, Giuliano Biasio e David Wilkie. L’icona è senza dubbio la Lamborghini Miura S del 1967, auto personale di Nuccio Bertone e simbolo indiscusso delle supercar made in Italy, che unisce anima e cuore della Motor Valley all’estro e all’eleganza dei vestiti su misura realizzati nei centri stile torinesi.

COSA AMMIRARE La lista degli esemplari unici propone invece un parterre di showcar dagli anni ’60 ai primi 2000: Autobianchi Runabout del 1969, Citroën Camargue del 1972, NSU Trapèze del 1973, Chevrolet Corvette Ramarro del 1984, Porsche Karisma del 1994, Lancia Kayak del 1995, Alfa Romeo Bella del 1999, BMW Birusa del 2003, Aston Martin Jet 2 del 2004 e Fiat Barchetta del 2007. La Runabout, la Ramarro e la Birusa partecipano anche alle parate in programma venerdì 13 settembre alle 10.15 e sabato 14 settembre alle ore 11.00, sul percorso cittadino con partenza da Piazza San Carlo e arrivo in Piazza Castello dopo aver percorso via Roma. Altro punto di interesse targato ASI è l’esposizione di vetture “centenarie” che illustrano le origini del motorismo e della mobilità individuale, coinvolte nella parata inaugurale di venerdì 13 settembre con la partecipazione del RACI (Registro Ancetres Club Italia) federato ASI.

LO STAND Lo stand dell’ASI in Piazzetta Reale (realizzato in collaborazione e con il sostegno della ultracentenaria Banca del Piemonte) è il punto di riferimento per gli appassionati di collezionismo motoristico e per il pubblico, in particolare durante le speciali “master class” organizzate dallo IAAD (Istituto d’Arte Applicata e Design) per raccontare la Collezione ASI Bertone con Matteo Licata, docente di storia del Transportation Design. I due appuntamenti sono alle 15.00 di venerdì 13 e alle 12.00 di sabato 14 settembre.

FERRARI 250 GTO Sempre sabato 14 settembre, alle ore 18.30, anche la sede ASI di Villa Rey è protagonista in una sorta di “fuorisalone” con l’inaugurazione della mostra “ModenArt – Gli scultori della velocità e il mito della Ferrari 250 GTO”.

PREMIO Infine ASI lancia il premio giornalistico “ASI Classic Motor Press Award 2025”, organizzato e promosso da ASI  con il patrocinio della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI) e Unione Italiana Giornalisti Auto (UIGA) come riconoscimento alla “divulgazione della cultura del motorismo storico come memoria dell’ingegno meccanico, del design e dello stile italiano”.

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