Fiat Panda è la prima auto comprata da nostra figlia Juliana, coi suoi guadagni, nel 2010, dunque un modello già… evoluto rispetto alla prima uscita del 1980 e maturato in 30 anni di cambiamenti nel suo percorso. Non aveva voluto nulla, se non la mia supervisione per la scelta e che le facessi da garante per l’acquisto presso un concessionario autorizzato Fiat. Nei suoi occhi vidi che fu, fin da subito, amore vero per quella Fiat Panda color nero elegante, barre al tetto stesso colore, finestrini elettrici davanti, motore 1.2 benzina allestimento Dynamic, contagiri e poche altre piccole amenità. L’ha tenuta per quasi 8 anni, percorrendo 65 mila km, sulla piccola e preziosa Fiat ha “cresciuto” le due figlie, le nostre nipoti, tra gioie, emozioni ma anche preoccupanti corse per le solite disavventure dei bimbi, esperienze di tutti. Sulla Panda c’era lo spazio per i due seggiolini dietro, nel bagagliaio tutto quanto possa servire a una mamma con due bimbe piccole e qualcosa in più, personale e di lavoro, sembra impossibile ma vero: il bagagliaio di quella Panda era magico come le tasche di Eta-Beta, il mitico personaggio immaginario dei fumetti di Walt Disney, misteriosamente apparso dal futuro. Così piccola, la Panda, così piena di cose con quel bagagliaio dei miracoli sempre strapieno…

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Quella forte nevica a Beaulard

Ho avuto il “permesso-privilegio” di guidare anch’io la sua Panda, poche volte, ma non l’unico perché anche il secondo dei nostri figli, Carlos l’ingegnere, ha provato l’ebbrezza della guida in collina sulla mitica Fiat. Per tutti noi un piacere, una gradevole sorpresa, con un piccolo rimpianto personale, non averne comprata una (vecchio stile). 

Per me anche divertimento puro mentre mia figlia si raccomandava di non “spremerle” l’auto: “Papà, per favore, non l’ho mai tirata così.” Ma io la rassicuravo: puoi spingerla nelle prestazioni, chiederle di faticare, vedrai che non ti tradirà mai… Lo sapevo attraverso l’esperienza di numerosi dei miei amici che avevano puntato sulla piccola di casa Fiat come seconda auto, quasi tutti per l’uso quotidiano, per il lavoro o per la famiglia. 

Sensazioni che ritrovo ancor oggi nei ricordi di Juliana, quando mi parla di affidabilità, costi ridotti, facilità di guida ma anche di emozioni: “Mai avuto problemi, forse uno di nascita all’idroguida elettrica, ma non ci ha mai lasciato a piedi. Anche in montagna, dopo una forte nevicata a Beaulard siamo potuti tornare a casa...  Ho sempre amato la mia Pandina, ne ero gelosa, ricordo il mio primo lungo viaggio fino a Rimini. L’ideale poi per la città, leggera, facile, accessibile per le bimbe. E con lei trovavo parcheggio ovunque. La tenevo con cura. Avevo poi inserito i copri schienali ai sedili in stile giubbotto, originali Fiat: mi sentivo una … vip (è un eufemismo…) guidavo come se fossi in corsa e quando arrivavo a lavorare mi sentivo una regina, credevo di avere una Maserati tra le mani…”.

Fantasie ed emozioni che soltanto una Panda riesce a trasmetterti…

Lunga vita