La storia assurda di un imperatore che lasciò tutto per una Ferrari rarissima

Bao Dai è conosciuto come l’ultimo imperatore del Vietnam, rimesso sul trono a più riprese fino all’ultima volta, nel 1949, quando indossa di nuovo la corona grazie alla Francia, come sovrano di un Paese formalmente indipendente nell'ambito dell'Unione francese. Ma, prima con l’invasione dell’area da parte del Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale e poi con l’ultima battaglia d’Indocina nel 1955, Bao Dai è costretto a lasciare per sempre il Vietnam, rifugiandosi a Parigi. Una premessa doverosa perché è proprio qui che l’imperatore inizia a ricostruirsi una vita, partendo dall’acquisto di una Ferrari.

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Passione Maranello

La passione per le vetture di Maranello aveva già contagiato l’ex imperatore, che possedeva una Ferrari 375 MM Spider, un'auto sportiva per nulla adatta alle strade sterrate che attraversavano il Vietnam a metà del secolo scorso e che oggi può avere un valore di oltre 9 milioni di euro. L’ingresso nella concessionaria Ferrari di Parigi nel 1955 sancisce la passione definitiva. Per consolarsi dal non poter più ritornare in patria e adattarsi alla moda parigina, Bao Dai ordina uno dei 12 esemplari della prima serie della 410 Superamerica che la Ferrari avrebbe costruito, spinta da un motore 5.0 V12 in grado di erogare 340 CV.

L’ex imperatore, per la sua nuova auto, chiede interni in pelle color marrone chiaro ed esterni blu, con tetto avorio. Ma proprio accanto al logo Ferrari, Bao Dai vuole anche il suo stemma reale. Il capriccio viene accolto e la vettura consegnata nel 1956.

La Ferrari ora è all’asta

La Ferrari 410 Superamerica verrà battuta all'asta che Gooding & Company terrà durante Pebble Beach, a metà agosto 2024 a Monterey (California, Stati Uniti). La vettura si presenta in ottime condizioni, sebbene non abbia subito restauri a carrozzeria e abitacolo. È stata però messa grande cura sulla parte meccanica: motore, sospensioni e freni sono stati controllati e sono perfettamente funzionanti. Dopo il 1997 (anno di morte di Bao Dai), è passata per le mani di diversi collezionisti, e ora cerca un nuovo proprietario.

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