Abbiamo provato la prima Ferrari non concepita per una pista. Va alla grande, ma non chiamatela SUV
03.03.2023 ( Aggiornata il 08.03.2023 07:55 )
Un conto è vederla statica in una sala sotto i riflettori, un conto è guidarla davvero. A sei mesi dal lancio siamo riusciti finalmente a guidare la nuova Ferrari Purosangue. La prima auto rialzata del Cavallino. La prima quattro porte, la prima quattro posti “veri”. Una Ferrari che rappresenta una svolta storica per il cavallino. Quello che segue è il racconto di una vera emozione: la prima presa di contatto al volante con la Ferrari Purosangue.
L’abbiamo guidata in uno dei terreni ideali per cui è stata concepita: non un circuito come le altre Ferrari, ma le tortuose strade di montagna che da Trento salgono al Monte Bondone, che erano teatro di una dlele più belle gare in salita degli anni Sessanta e Settanta. Un percorso impegnativo e stancante per qualsiasi auto e qualsiasi pilota perché ci sono almeno venti tornanti che affaticano braccia e concentrazione. Tra curve, controcurve, allunghi e tornanti, la Purosangue nonostante i quasi 5 metri di lunghezza e i 3018 mm di passo ci ha entusiasmato e davvero sorpreso per com’è agile a dispetto della mole. È la prima Ferrari concepita per un utilizzo differente e che offre la possibilità di portarsi dietro moglie e figli a bordo pur mantenendo le sensazioni di sportività e quel feeling di guida unico che ha sempre contraddistinto le auto del Cavallino.
Ferrari Purosangue, la prova su strada
Guarda qui le foto della prova su strada della Ferrari Purosangue, il primo SUV del Cavallino Rampante
Guarda la galleryNonostante la sua forma esterna possa farla apparire come un SUV, la Ferrari odia sentirsi dire che la Purosangue sia un Suv perché il nome “sport utility” nell’immaginario corrente è sinonimo di baricentro alto, di corpo vettura che rolla nelle curve, di prestazioni soffocate da un peso elevatissimo. La Purosangue, invece, ha prestazioni dinamiche nelle curve vicine a quelle di una sportscar che a quelle degli altri superSuv. È una perfetta via di mezzo fra i due mondi: ha la versatilità di un SUV e la sportività tipica di una supersportiva.
La prima cosa che colpisce è l'effetto spettacolare delle porte posteriori che si aprono controvento. L’effetto è mozzafiato perché l'intero abitacolo si spalanca agli occhi di chi sale a bordo e sembra ancora più grande e accogliente di quanto sia realmente.
All’interno dell'auto si trovano due poltrone posteriori avvolgenti e trattengono bene il passeggero anche nelle curve in cui si arriva a 1 g di forza centrifuga. Nei sedili posteriori si sta realmente comodi: è una quattro posti vera; i sedili hanno la stessa dignità di quelli anteriori, anzi si possono regolare in ogni modo. Si può anche ribaltarne lo schienale per trasformare la Purosangue in una… station wagon di superlusso! Seduti dietro non si tocca con la testa sul padiglione, i sedili singoli (è omologata per quattro quindi chi ha due o tre figli è fregato!!) sono ben avvolgenti e c’è un sacco di spazio per le ginocchia. Però non ci sono display, schermi o altri sistemi di intrattenimento per i passeggeri posteriori per risparmiare peso visto che già così la Purosangue supera le due tonnellate.
Il posto guida è eccellente: degno in tutto e per tutto di una Ferrari berlinetta, solo che siete col sedere più in alto. Il cruscotto con display da 16 pollici accentra tutte le info possibili e mantenendo fisso al centro la grafica del contagiri si possono collocare nei quadri laterali a piacimento le finestre con le informazioni supplementari. Il passeggero ha un proprio display davanti agli occhi, grande e ben leggibile, e ha la possibilità di impostare con comandi touch tutte le info che vuole visualizzare, dal contagiri motore alla musica.
Il volante della Purosangue è dotato di comandi touch per accendere le luci, le frecce, suonare il clacson e altro ancora, come sulle recenti Ferrari a partire dalla SF90. Tuttavia, questi comandi non sono molto intuitivi da utilizzare in quanto il feedback al tocco è molto limitato. Un pulsante fisico sarebbe una scelta migliore ma Ferrari ormai ha scelto questa strada (come tanti altri costruttori) per un fato di immagine hi-tech e non vorrà abbandonarla.
Quando si aziona il tasto start (touch sulla razze del volante), il motore si accende senza alcun filtro elettrico e non c’è rischio di mitigare l'emozione come sulla SF90. Qui il V12 romba davvero anche se è un suono meno rabbioso di altre Ferrari. La Purosangue è un'auto dura e pura, di vecchio stampo, con un potente motore V12 aspirato di 6,5 litri, senza turbo. Questa è la sua forza. Il V12 deriva da quello della 812 Superfast ma è stato modificato per avere una coppia motrice a regimi più bassi, il che lo rende più dolce nell’erogazione e più “pastoso”. La sua spinta è progressiva e consistente senza essere mai cattiva o appuntita, grazie all'assenza del turbo. Non ci si deve aspettare un'immediata accelerazione violenta premendo a fondo il pedale dell'acceleratore, ma piuttosto un'accelerazione progressiva e costante, accompagnata dal bellissimo rombo del V12.
Sui tornanti del monte Bondone, seguiti da brevi rettifili, il motore è sempre pronto a spingere con forza ma senza violenza. Il cambio a 8 marce a doppia frizione è quasi superfluo, tanta è l'elasticità del V12. Inoltre, il vantaggio delle quattro ruote sterzanti si apprezza tantissimo nella sequenza di curve. La Purosangue ha una maneggevolezza insospettabile. Si trova benissimo su strade extraurbane o in montagna, dove si apre e si chiude il gas continuamente perché il V12 è molto elastico: a 2100 giri offre già l’80% della coppia, cioé quasi 600 newtonmetri!
Quello che lascia più impressionati della Purosangue sono comfort e motricità. Entrambi merito della nuova sospensione elettronica. La Ferrari Purosangue è la prima auto stradale che può vantare una vera sospensione attiva, come quelle delle F1 di tanti anni fa. Su ogni ammortizzatore c’è un motorino elettrico che istantaneamente modifica taratura e risposta dell’ammortizzatore e adatta l’assetto in tempo reale. È un sistema eccezionale: non è una sospensione ad aria come hanno tanti Suv, o un semplice controllo elettronico dello smorzamento e basta. Questa è una vera sospensione “attiva” nel senso che si adatta a qualsiasi situazione con una rapidità ineguagliabile: pensate che fa 50 correzioni di assetto al secondo! Serve tecnologia avanzata e un software d’avanguardia per arrivare questo. La Ferrari ha speso un sacco di soldi per svilupparla insieme alla società americana Multimatic, ma il risultato in termini di assetto, guida in ogni condizione di terreno e comfort di bordo, fa la differenza!
Abbiamo anche fatto una prova adatta a chi ama la guida sulla neve e vuole utilizzare la Purosangue come una specie di superSuv per andare a sciare: ebbene, nonostante ruote da 23” posteriori e pneumatici di enorme sezione da 315/30, su un sentiero completamente innevato la Purosangue ha dimostrato una motricità pazzesca. Anche con la mappatura sportiva, quindi non quella Ice per neve/ghiaccio, ma quella Sport che eroga una bella potenza, l’auto viaggiava liscia scaricando bene i cavalli e mordendo il terreno innevato con l’elettronica che correggeva subito ogni tentativo di slittamento o sbandata.
Chi ci ha già fatto un pensierino però si prepari a sborsare 390mila euro più gli immancabili optional e accettare una lunga lista d’attesa.
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