        Tantissime novit&agrave; in casa Porsche 911. Dallo sviluppo della versione ibrida alla "rialzata" 911 Safari, accompagnano il percorso verso il restyling di Porsche 911 Carrera (guarda la prova della 911 GTS).&nbsp; I muletti rivelano alcune novit&agrave;, perlopi&ugrave; funzionali, essendo il design ampiamente invariato. L'elemento di maggior novit&agrave; sul fronte stilistico sar&agrave;, probabilmente, un diverso posizionamento delle luci secondarie, applicate sulle prese laterali di raffreddamento. Non avranno, ovviamente, le forme tondeggianti viste sui muletti, immortalati da wilcoblok e pubblicati su Instagram.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da ????? ???? (@wilcoblok)      Le novit&agrave; del restyling Porsche 911 Quel che caratterizzer&agrave; soprattutto l'estetica, ma anche la funzione aerodinamica, &egrave; l'applicazione di elementi attivi nella gestione delle aperture di raffreddamento. Ai profili orizzontali (anch'essi attivi) gi&agrave; oggi sulla gamma 911 Carrera, i muletti abbinano elementi verticali, inclinati, la cui funzione dovrebbe essere quella di chiudere l'apertura per migliorare l'efficienza aerodinamica; griglie aperte solo quando necessario al raffreddamento delle masse radianti. Difficile immaginare la permanenza sia dei profili verticali che orizzontali, potrebbero essere i primi a essere confermati. LEGGI ANCHE - Porsche 718 elettrica, avanti con gli investimenti La seconda novit&agrave; &egrave; installata proprio al di sotto della targa, dove scopriamo il raddoppio dei sensori, un secondo radar per funzioni avanzate degli Adas, oltre alla presenza della camera sul parabrezza.        

Due elementi si fanno notare pi&ugrave; di altri, sui muletti di Porsche 911 2023. Il restyling svela dettagli inediti sull'anteriore. Ecco quali sono

Porsche 911 Carrera restyling, novità su aerodinamica e Adas

GTS &egrave; una sigla prestigiosa nel mondo Porsche. &Egrave; apparsa per la prima volta sulla 904 del 1964, ma al giorno d&rsquo;oggi ha assunto un significato differente. Applicata sulla 911 della nostra prova, queste tre lettere rappresentano la versione intermedia tra la Carrera e la Turbo S: esattamente a met&agrave; per potenza e contenuti.  Porsche 911 GTS, la sportiva di mezzo  Estrema quando serve  La Porsche 911 GTS non &egrave; estrema, ma si regala un vezzo estetico appariscente: le enormi pinze freno, sovradimensionate per le prestazioni dell&rsquo;auto perch&eacute; sono quelle della Turbo.  La sportiva di zuffenhausen &egrave; proposta con carrozzeria coup&eacute;, targa o cabrio, disponibile dalla trazione posteriore o integrale.  La versione della nostra prova e la 3.0 biturbo da 480 cavalli a trazione integrale, ben 30 in pi&ugrave; della Carrera S. La coppia &egrave; di 570 Nm a solo 2300, taratura volutamente bassa per avere una risposta sempre pronta e una vettura fruibile anche sui percorsi pi&ugrave; tortuosi.  Nella guida si percepisce con Porsche abbia voluto realizzare, con questa GTS, una vettura performate, ma non estrema. Per intervenire sul carattere basta modificare i settaggi della modalit&agrave; di guida.  Guarda la prova completa a cura di Arturo Rizzoli   

Guarda qui la prova della Porsche 911 GTS, la versione che per prestazioni e dotazionsi si pone a met&agrave; strada tra la Carrera e la Turbo S

Porsche 911 GTS, la prova della sportiva &quot;di mezzo&quot;

Volkswagen, Aston Martin, Jaguar-Land Rover, Toyota, Honda, Mazda, Ford, BMW, Renault, Volvo: sono solo alcuni dei marchi che hanno deciso di interrompere le vendite e le spedizioni dei propri modelli in Russia in seguito all&#39;invasione dell&#39;Ucraina. C&#39;&egrave; per&ograve; chi si spinge oltre, come Porsche, che ha deciso di donare 1 milione di euro per la causa della popolazione ucraina.  Ucraina, meno carburante e prezzi in aumento  Porsche e non solo: le somme devolute per l&#39;Ucraina  La Casa di Stoccarda ha riservato 750.000 euro all&#39;UN-Refugee Aid Germany, partner tedesco dell&#39;UNHCR - a cui Volkswagen aveva gi&agrave; donato 1 milione di euro -, e 250.000 euro alla Ferry Porsche Foundation, che si occupa di bambini e giovani adulti. Generosa come Porsche anche Mercedes, che ha devoluto un milione di euro alla Croce Rossa proprio per offrire cure e assistenza in Ucraina, e Stellantis, che ha offerto la stessa cifra a una ONG locale. E anche Ford ha fatto la sua parte, donando 100.000 dollari al Global Giving Ukraine Relief Fund.  Gesti significativi, considerando anche la situazione attuale in cui molti marchi, tra cui proprio Porsche, Volkswagen ma anche BMW e Audi, hanno problemi nella catena di approvigionamento. Queste infattti sono solo alcune delle 22 Case automobilistiche che, secondo quanto riporta Reuters, hanno investito in 38 fabbriche in Ucraina, dando lavoro a oltre 60.000 dipendenti e che adesso si ritrovano inevitabilmente con grosse difficolt&agrave; a livello di forniture.&nbsp;  La guerra tra Russia e Ucraina stravolge anche il mondo delle auto 

La Casa di Stoccarda si unisce a Volkswagen, Mercedes e Gruppo Stellantis e devolve una grossa somma in denaro a favore della popolazione colpita dalla barbarie del conflitto

Guerra Russia-Ucraina, Porsche dona un milione di euro per aiutare i civili

        Gli amanti di Porsche e dei rally, se sono alla ricerca di un modello e hanno la possibilit&agrave; di spendere, troveranno sicuramente interessante un'auto proposta all'asta sul portale Collecting Cars: una 924 "Safari". L'asta scadr&agrave; venerd&igrave; sera, al momento l'offerta attuale &egrave; ferma a 7.600 euro.  Porsche 924 modificata: ecco come Si tratta di una 924 del 1978 a cui &egrave; stato donato un aspetto tipico da rally. Spicca innanzitutto la storica livrea Martini Racing, decorata con decalcomanie, e il portapacchi sul tetto. Presenti anche un set di pneumatici Toyo all-terrain avvolti intorno a cerchi in lega da 15". Modificato anche l'assetto, mentre gli interni dispongono di nuovi sedili con imbracature da corsa, piastre OMP, e un volante rivestito in pelle sintetica nera. Data la natura corsaiola, c'&egrave; anche un freno a mano idraulico e un estintore per ogni evenienza. Porsche 924 Carrera GTS, restaurata la Monnet di Walter Rohrl Il motore &egrave; un 4 cilindri 2 litri abbinato a una trasmissione manuale a cinque velocit&agrave;, per una trazione posteriore. Il contachilometri indica 58.220 km, anche se la vettura &egrave; stata ristrutturata e non &egrave; mai stata guidata da quando &egrave; terminato il lavoro. Il venditore riferisce inoltre che la verniciatura &egrave; stata rifatta nel 2015. Gli interessati si facciano avanti. Porsche, i 5 (+1) modelli che hanno fatto la storia del Marchio       

Un esemplare datato 1978 della coup&eacute; tedesca &egrave; stato modificato in modo da avere un look da corse nel deserto. Spicca la storica livrea Martini Racing

Porsche 924, all'asta un modello "Safari" per gli amanti dei rally

        Ci stiamo pensando ma nulla &egrave; ancora deciso. Negli ultimi 18 mesi &egrave; stato un po' il pensiero ufficiale Porsche sulla possibilit&agrave; che la gamma 718 - Cayman e Boxster - diventasse elettrica in futuro. Poi, Monaco 2021, Porsche Mission R e l'implicita conferma che s&igrave;, Porsche 718 elettrica sarebbe stata realt&agrave;. Ci siamo sbilanciati verso un orizzonte di produzione non appena visto il livello di dettaglio applicato a un concept che, evidentemente, non poteva essere solo un impegno di risorse per diventare futuro progetto da corsa.&nbsp;  Investimenti a Zuffenhausen Le anticipazioni fornite dai tedeschi di AutomobilWoche confermano una scelta assunta in seno al board Porsche: a Zuffenhausen verranno prodotti investimenti per 500 milioni di euro, funzionali a sommare una linea produttiva di Porsche 718 elettrica accanto alla Taycan, alla 911 e alle attuali Cayman e Boxster. LEGGI ANCHE - Porsche e il maxi-crossover elettrico, prima le 718 a batteria Quando? Le indicazioni dicono 2023. Come? L'architettura PPE - Premium Platform Electric, accorciata rispetto all'applicazione imminente che porter&agrave; Porsche Macan elettrico sulla scena. &nbsp; Obiettivi di peso e autonomia Un progetto complesso, per 718 elettrica. Il bilanciamento sportivo ottenuto dalla coup&eacute; e roadster con motori turbo benzina &egrave; critico da replicare con un sistema elettrico. Questione di maggior peso da gestire, quello del pacco batterie. La soglia limite entro la quale posizionare le due sportive &egrave; indicata poco oltre i 1.600 kg, mentre sul fronte dell'autonomia di marcia si punta un risultato di 400 km. Se Porsche replicher&agrave; il percorso definito su Macan (leggi l'ultima novit&agrave;, Macan T), allora in una prima fase potrebbe esserci la convivenza sul mercato tra le due 718 termiche e le varianti elettriche, chiamate a subentrare del tutto verso un 2025 da volumi di vendita crescenti per Porsche sulla proposta elettrica. L'obiettivo, realizzare un terzo delle vendite con auto a zero emissioni, da incrementare entro il 2030 ai due terzi.       

La produzione delle due 718 - Boxster e Cayman - elettriche &egrave; indicata a Zuffenhausen, secondo rumours accreditati dalla Germania. Il concept Porsche Mission R sar&agrave; la "base" da tradurre in coup&eacute; e roadster di serie

Porsche 718 elettrica, avanti con gli investimenti

        T come turismo. Sigla nota, la Touring, per le applicazioni su Porsche 911, storica. Poi anche Porsche 718. Adesso, da maggio sul mercato italiano - ordini gi&agrave; aperti, prezzi da 73, 274 euro -, tocca a Porsche Macan T unirsi a un impegnativo club di specialiste sulla materia sportiva. Motore, cavalli leggeri Altre velleit&agrave; coltiva il suv di segmento D, lettera tra le lettere. Prova a offrire qualcosa di diverso dalla soluzione base di Macan (leggi il test del suv)come dalla sportivit&agrave; di Macan S e del suo motore V6 2.9 litri. Certo, i 265 cavalli e 400 Nm di coppia della Macan Touring non sono i 381 del sei cilindri, tuttavia le prestazioni possono dirsi apprezzabili: con cambio PDK 7 marce di serie scatta in 6"2 sullo zero-cento, corre fino ai 232 km/h e punta molto su un assetto curato.  Assetto&nbsp; Come? Rispetto al Macan 2 litri base ha un'altezza da terra ridotta di 15 millimetri, adotta barre antirollio pi&ugrave; rigide e propone di serie le sospensioni a controllo elettronico PASM. Chi vorr&agrave; fare un passo in pi&ugrave; verso il controllo ancor pi&ugrave; raffinato dei movimenti della scocca, potr&agrave; contare sulle sospensioni adattive e un'ulteriore riduzione dell'altezza da terra, di 10 mm. Ha un pezzetto di Macan S, a guardar bene Macan T. Si tratta dei cerchi da 20 pollici, finitura titanio brunito, come molti altri particolari applicati alla carrozzeria e a contrasto con le 13 colorazioni disponibili. LEGGI ANCHE - Euro 7, slitta a luglio la discussione Ricorrere al motore 2 litri permette un contenimento del peso che sfiora i 60 kg rispetto a Macan S, sono 58,8 kg per l'esattezza in meno. Massa spostata da una trazione integrale la cui ripartizione della coppia &egrave; sbilanciata al retrotreno e completata dal Porsche Torque Management.&nbsp; L'avantreno pi&ugrave; leggero in ragione del motore&nbsp; pi&ugrave; compatto dovrebbe ripagare con una ridotta inerzia in inserimento.&nbsp; Interni&nbsp; Traiettorie da impostare al volante della corona GT, il multifunzione riscaldabile &egrave; offerto di serie, come lo sono i sedili sportivi. Rivestimento in pelle, possibilit&agrave; di riscaldamento, regolazione elettrica a 8 vie fanno dell'abitacolo del Macan T un salotto curato. Non mancano le soluzioni introdotte dal model year 2021, quindi l'evoluzione infotainment da 10,9 pollici, i servizi connessi Porsche e il navigatore anch'esso connesso. Della componente design, invece, vanno segnalate le targhette distintive del modello, i terminali dello scarico sportivo con finitura nero lucido, le soglie d'accesso in alluminio nero.&nbsp;       

Ordini aperti in Italia sulla variante Macan T, posizionata tra l'allestimento base e la motorizzazione V6. Prestazioni vivaci, assetto ottimizzato, cos&igrave; il suv punta sulla leggerezza del motore 2.0

Porsche Macan T, il mondo Touring di 911 formato suv

        Porsche e Pete &ldquo;Maverick&rdquo; Mitchell di nuovo insieme. La Casa di Zuffenhausen celebra il sequel di uno dei film pi&ugrave; amati degli anni Ottanta con un video. La cui introduzione &egrave; esplicita &ldquo;Porsche and Top Gun Togheter Again&rdquo;. Arriver&agrave; nelle sale americane il prossimo 27 maggio &ldquo;Top Gun: Maverick&rdquo;, a 36 anni di distanza dall&rsquo;originale che don&ograve; a Tom Cruise fama mondiale. Il grande ritorno Ci risiamo, mancheranno i mitici F-14 Tomcat, gli intercettori pesanti con ala a geometria variabile, sostituiti dagli F-18 Super Hornet, ma il contesto promette di essere spettacolare e adrenalinico.  Con Porsche protagonista, come anticipato al Super Bowl dalle presenza nel filmato di Mission R, Taycan, 911 GT3 e Targa della serie 992, Cayman GT4 RS. E anche una 911 storica con le due star, Cruise e Jennifer Connelly. Nell&rsquo;episodio originale invece una replica della Porsche 356 A Speedster era l&rsquo;auto di Kelly McGillis, la co-protagonista nel 1986. Leggi anche: Porsche e la benzina sintetica       

Il video della Casa di Zuffehausen assieme agli F-18 Super Hornet della US Navy proprio come nel kolossal del '96 con Tom Cruise e Kelly McGillis che ha fatto la storia del cinema&nbsp;

Porsche torna con Maverick per il sequel di Top Gun

        Lo studio sar&agrave; oggetto di esame pubblico a giugno, appuntamento al Festival di Goodwood, quando Singer 911 Turbo Study far&agrave; il proprio esordio. Ai rendering si sostituir&agrave; il primo dei 70 esemplari finora previsti. Tanti sono i proprietari di 911 desiderosi di partecipare al progetto Turbo Study. Materia d'esame: sviluppare il progetto Turbo 964. La struttura californiana sa esaltare con i restomod a tema 911 (leggi la diatriba sul progetto Safari). Non delude l'ultima visione, rappresentata in tinta Wolf Blue su una carrozzeria tutta in fibra di carbonio. Modernit&agrave; e tradizione, come sempre.&nbsp;  Design, pinne funzionali La linea della carrozzeria riprende stilemi che sono funzione. Elementi storici come l'ala posteriore ampia a "coda di balena", oppure la presa d'aria laterale sul passaruota, ribattezzata pinna di squalo per le geometrie dell'apertura. LEGGI ANCHE - Centro Prove, le auto dal velocit&agrave; massima pi&ugrave; alta del 2021 Ecco, c'&egrave; tanta funzione dietro applicazioni che richiamano il passato. La pinna di squalo alimenta l'aspirazione di aria fresca e va a raffreddare il vano motore. Motore, dal 3.6 un salto in avanti Spazio occupato da un 3.8 litri twin turbo, da oltre 450 cavalli nell'applicazione commissionata dal primo cliente. In origine, la 911 Type 964 era spinta da un 3.6 litri - aspirato o turbo, da 380 cavalli quest'ultima varianta -. Una soglia di potenza parecchio variabile, secondo i desiderata dei committenti. Come lo sar&agrave; l'assetto, orientato a un profilo touring sull'esemplare d'esordio di 911 Turbo Study. Altre specifiche tecniche del progetto dicono dei freni carboceramici, cerchi nel disegno Fuchs, interni con rivestimenti in pelle, inserti in legno, strumentazione analogica ma lo spazio per un alloggiamento dedicato allo smartphone. LEGGI ANCHE - Porsche migliora l'infotainment, l'algoritmo di ricarica &egrave; smart Analogica lo &egrave; per il cambio manuale 6 marce, la Turbo Study, dove la serie 964 fu la prima 911 a offrire la trasmissione automatica. Linea di trazione completata dallo schema a trazione posteriore o quattro ruote motrici. L'elaborazione del motore prevede un doppio intercooler aria-acqua, installato tra i polmoni di aspirazione del motore boxer, mentre il turbocompressore &egrave; dotato di una valvola wastegate a controllo elettrico. Il prezzo di Singer 911 Turbo Study? Strettamente legato alle esigenze di restauro della propria 911 e di personalizzazione.&nbsp;       

L'azienda californiana lavora al progetto Turbo Study, col quale proporr&agrave; un motore boxer derivato dalla Type 964, raffreddato ad aria e sovralimentato mediante due turbocompressori

Singer 911 Turbo Study, il restomod in chiave 964

        &Egrave; avvenuto sulle Alpi austriache il debutto europeo della Porsche 718 Cayman GT4 RS alimentata con benzina sintetica. Una tecnologia, quella degli efuel, su cui la Casa tedesca punta con forza e sulla quale sta destinando grandi investimenti. Secondo Porsche, infatti, i carburanti sintetici saranno indispensabili per ridurre le emissioni di CO2 delle auto tradizionali nella fase di transizione all'elettrico, consentendo di continuare a guidare automobili con motore endotermico mantenendo un basso impatto ambientale. Per sostenere questo progetto in maniera diretta, la Casa di Zuffenhausen ha avviato nelle scorse settimane la costruzione di una fabbrica di efuel sostenibile, alimentata da energia rinnovabile. Porsche corre in Italia e nel 2023 arriveranno Macan elettrica e 911 ibrida  Efuel, la soluzione di Porsche per la transizione Il futuro dell'auto potrebbe non essere tutto elettrico, almeno per il momento. Se da una parte le Case automobilistiche stanno investendo miliardi per l'elettrificazione delle proprie gamme, &egrave; anche vero che, ad oggi, le auto a batteria costituiscono solo una minima parte del parco circolante globale. &ldquo;L'enorme numero di veicoli sulle strade del mondo, circa 1,3 miliardi secondo gli ultimi dati, significa che il passaggio alla mobilit&agrave; elettrica non sta avvenendo abbastanza velocemente per raggiungere gli obiettivi fissati in l'accordo di Parigi &ndash; ha spiegato Michael Steiner, membro del consiglio di Porsche per la ricerca e lo sviluppo - Inoltre, diverse regioni del mondo stanno adottando la mobilit&agrave; elettrica a velocit&agrave; variabili, il che significa che i veicoli con motori a combustione rimarranno sulla strada per i decenni a venire&rdquo;.  Per questo, &egrave; necessaria una soluzione di compromesso, che riesca a ridurre drasticamente le emissioni nocive delle vetture con motore endotermiche in attesa che si completi il lungo processo di elettrificazione. I carburanti sintetici nascono con questo obiettivo. Anche se, per vedere gli efuel utilizzati su larga scala, bisogner&agrave; ancora aspettare alcuni anni, dato che il processo produttivo &egrave; ancora costoso e complesso. La base di partenza della benzina sintetica &egrave; l'acqua, che viene scomposta in idrogeno e ossigeno tramite elettrolisi (alimentata da energia eolica e rinnovabile). All'idrogeno viene aggiunta poi CO2, che d&agrave; origine all'e-metanolo. Il passaggio successivo &egrave; la sintesi da metanolo a benzina grezza sintetica, che viene infine trasformata in un carburante raffinato in grado di essere &ldquo;digerito&rdquo; da tutti i motori tradizionali a benzina. Transport&amp;Environment lancia l'allarme: "I carburanti sintetici inquinano come i benzina" Dalla 911 GT3 alla Cayman Gi&agrave; utilizzati in via sperimentale nelle 911 GT3 Cup della Porsche Mobil 1 Supercup nella stagione 2021, gli efuel hanno debuttato ora anche sulla 718 Cayman GT4 RS, in occasione del debutto europeo del modello pi&ugrave; sportivo della gamma 718. Dotata di un motore boxer a 6 cilindri da 4 litri e 500 cavalli, la GT4 RS &egrave; stata protagonista di un evento su neve e ghiaccio sulle Alpi austriache, al GP Ice race di Zell am See. Dove era appunto alimentata con benzina sintetica. Non una scelta casuale, quella di sperimentare gli efuel sul modello pi&ugrave; estremo e veloce della gamma 718. L'utilizzo delle benzine sintetiche riduce le emissioni ma non le prestazioni dei motori, tanto che tra i sostenitori di questa tecnologia c'&egrave; anche la leggenda del rally Walter R&ouml;hrl: "&Egrave; una mia grande speranza che in futuro sar&ograve; in grado di guidare vecchie auto senza avere una cattiva coscienza perch&eacute; le sto guidando su efuel. Rifornire di carburante un'auto di 50 anni con efuel: questa &egrave; pura sostenibilit&agrave;".  Nel frattempo, la costruzione dell'impianto cileno per la produzione di carburanti sintetici procede spedita grazie alla collaborazione tra Porsche e partner come Siemens Energy. Interamente alimentata con energia eolica, la fabbrica sar&agrave; in grado di produrre 130mila litri di efuel all'anno. Ma &egrave; solo l'inizio. Ricarica ultra-fast di Taycan, 2,5 ore per un viaggio di 4.500 km       

Porsche ha fatto debuttare la versione pi&ugrave; sportiva della 718 Cayman, la GT4 RS, in un evento sulle Alpi austriache in cui &egrave; stata alimentata da efuel

Porsche, la 718 Cayman GT4 RS debutta con la benzina sintetica

        Ha vinto a Daytona, Le Mans, Sebring e altri luoghi culto del motorsport, diventando la regina delle Gruppo 5: &egrave; Porsche 935, la Silhouette pi&ugrave; famosa e vincente di fine anni '70. Soprannominata "Moby Dick", &egrave; un pezzo talmente importante della storia racing del Marchio tedesco che nel 2018 la stessa Porsche, in occasione del 40&deg; compleanno del modello, decise di omaggiarlo realizzando una nuova versione basata sulla 911 GT2 RS. Un'edizione limitata di soli 77 esemplari: uno di essi &egrave; oggi in vendita presso il concessionario tedesco Hollmann a un prezzo riservato solo a certe hypercar dei tempi moderni: 2,38 milioni di euro. Perch&eacute; il modello in origine costava circa 700mila euro, con il prezzo che nel corso degli anni &egrave; lievitato in maniera clamorosa. Porsche, la nuova 911 limited edition &egrave; totalmente verniciata di nero  700 CV IN FIBRA DI CARBONIO La Porsche in questione, lo si vede gi&agrave; da una prima occhiata alla carrozzeria, &egrave; omologata soltanto per la pista. Si tratta fondamentalmente di una 911 GT2 RS pi&ugrave; lunga (4,87 metri) e pi&ugrave; larga (2,03 mt) e con carrozzeria interamente in fibra di carbonio. Della GT2 RS ha anche il motore: boxer bitrubo 3.8 da 700 cv e 750 Nm di coppia abbinato al cambio automatico doppia frizione 7 rapporti. OMAGGIO ALLA STORIA DA CORSA DI PORSCHE Dal punto di vista estetico e della componentistica, per&ograve;, la vettura &egrave; un omaggio alla storia di Porsche nel motorsport. I cerchi BBS sono quelli della 935 originale, le prese d'aria anteriori sono quella della 911 GT3 R, gli specchietti retrovisori derivano dalla 911 RSR, i terminali di scarico in titanio si ispirano a quelli della 908 del 1968, mentre alcune parti dell'enorme alettone posteriore lungo quasi 2 mt provengono dalla 919 Hybrid LMP1. Porsche 956/962, regina delle gare nel 1987, &egrave; tornata in vita Anche entrando in abitacolo, si viene immersi in un'atmosfera prettamente racing. Il volante in fibra di carbonio con sistema di sgancio rapido con display a colori &egrave; quello della 911 GT3 R del 2019, il sedile con cinture a sei punti &egrave; targato Recaro. La leva del cambio &egrave; in legno laminato e omaggia la 917, la Carrera GT e la 909 Bergspyder. Porsche Taycan Turbo S, &egrave; lei la nuova Safety Car della Formula E       

In vendita presso il concessionario Hollmann uno dei 77 esemplari della 911 GT2 RS in carbonio modificata nel 2018 per omaggiare la regina delle Gruppo 5 anni Settanta

Porsche 935, servono 2 milioni di euro per la "belva" racing da 700 cv

        In attesa che il servizio diventi capillare, Porsche Taycan prefigura il potenziale dello HPC (High Power Charging) registrando ufficialmente un primato nel Guinness World Record. La sportiva a batteria di Zuffenhausen ha completato un viaggio di oltre 4.500 chilometri impiegando meno di 2 ore e 30 minuti nelle operazioni di ricarica. Leggi anche: Porsche Taycan Cross Turismo, la prova di Auto Si tratta di un modello di serie del 2021 guidata da Wayne Gerdes, che ha viaggiato da Los Angeles, in California, fino a New York, percorrendo un totale di 4.561,6 chilometri. Lungo il percorso la Taycan ha impiegato 2 ore, 26 minuti e 48 secondi complessivi per fare il pieno di energia alle colonnine HPC. Tempi ridotti di due terzi Wayne Gerdes han certificato ogni fermata, assicurandosi di avere attorno dei testimoni terzi e imparziali. Primato ancora pionieristico. Il precedente record era di a 7 ore, 10 minuti e un secondo. Si pu&ograve; limare ancora molto. Leggi anche: Porsche corre in Italia e nel 2023 arriveranno Macan elettrica e 911 ibrida&nbsp;       

Da Los Angeles a New York per fissare il nuovo primato

Ricarica ultra-fast di Taycan, 2,5 ore per un viaggio di 4.500 km

        Porsche&nbsp;Italia archivia un altro anno speciale e si prepara a una elettrificazione sempre pi&ugrave; estesa. Pietro Innocenti, amministratore della filiale italiana, ha tracciato un bilancio e indicato i modelli pi&ugrave; attesi del futuro prossimo. Per i numeri, nuova Macan elettrica, attesa per la fine del 2023, sar&agrave; la vettura chiave del Marchio sul nostro mercato. Completamente inedita, realizzata sulla specifica piattaforma PPE (acronimo di Premium Platform Electric) prima affiancher&agrave; e in un secondo tempo sostituir&agrave; la versione termiche.&nbsp; Anche l&rsquo;alfiere di Porsche, la 911 entrer&agrave; nel club, inizialmente con una versione ibrida, ma non plug-in, probabilmente per contenere il peso. La noveundici successivamente avr&agrave; anche una versione al 100% elettrica. Porsche migliora l'infotainment, l'algoritmo di ricarica &egrave; pi&ugrave; smart I numeri del 2021 Con tali novit&agrave; alla porte, Porsche Italia ha archiviato un 2021 eccellente, con 6.274 vetture consegnate, il secondo miglior risultato di sempre nel Belpaese, secondo solo alle&nbsp; 6.710 immatricolazioni del 2019. Una ottima performance no nonostante la pandemia. Bestseller Macan con 2.265 consegne, poi Cayenne a 1.525 (81% in carrozzeria coup&eacute;, 64% ibride), 911 con 1.248 e Taycan con 620 vetture. Una Porsche su dieci vendute in Italia &egrave; al 100% elettrica. Chiudono la classifica Panamera con 338 e 718 Boxster/Cayman con 278 esemplari.  Il commento di Innocenti &ldquo;Essere tornati a superare la quota di 6.000 vetture consegnate &egrave; stato possibile solo grazie a un&rsquo;offerta di prodotti e servizi vincenti, una squadra di colleghi appassionati e una grande dedizione da parte della nostra rete di concessionari.&nbsp;Inoltre iniziamo il 2022 con pi&ugrave; di sei mesi di ordini gi&agrave; in portafoglio&rdquo;.&nbsp; Leggi anche: Porsche migliora l'infotainment, l'algoritmo di ricarica &egrave; pi&ugrave; smart&nbsp;       

L'ad Innocenti traccia un bilancio e anticipa il futuro prossimo del Marchio

Porsche corre in Italia e nel 2023 arriveranno Macan elettrica e 911 ibrida

        Nuove funzioni e un'ottimizzazione dell'interfaccia grafica, ascoltando anche i riscontri dei clienti. La sesta generazione dell'infotainment Porsche, presente su Cayenne come su Taycan, su 911 come su Panamera, introduce diversi accorgimenti. Il Porsche Communication Management, nella proposta 2022, avr&agrave; icone pi&ugrave; chiare, questo l'elemento di evoluzione su feedback dei clienti, ma soprattutto dar&agrave; la possibilit&agrave; di accedere allo streaming Spotify, anche con abbonamento premium, direttamente dal touchscreen in plancia.  Ricarica, l'algoritmo privilegia colonnine rapide Altra sostanziale innovazione, la possibilit&agrave; di usufruire dell'interfaccia Android Auto wireless, senza collegare lo smartphone via USB. Qualcosa gi&agrave; presente per l'interfaccia Apple CarPlay. Strettamente ritagliata sulle esigenze di Porsche Taycan e della sua gamma (qui i prezzi della Sport Turismo) &egrave; l'ottimizzazione del Charging Planner. Il pianificatore delle tappe per ricaricare la batteria, lungo un tragitto definito, utilizza un algoritmo perfezionato che dar&agrave; precedenza alle postazioni di ricarica di maggior potenza, tra quelle rilevate. Inoltre, nell'economia pi&ugrave; efficiente dei tempi di ricarica si terr&agrave; conto anche del tempo necessario ad avviare e interrompere l'operazione stessa.&nbsp; Quanto alle informazioni fornite su eventi avvenuti lungo il tragitto, sar&agrave; possibile dal Porsche Communication Management attivare solo alcuni alert, disattivando determinate tipologie. Infine, l'assistente vocale Voice Pilot &egrave; stato migliorato e d&agrave; accesso, mediante istruzioni vocali "naturali", alle notizie, al manuale d'uso del veicolo e allo stesso accesso allo streaming di un servizio musicale.&nbsp;       

Le novit&agrave; sul Porsche Communication Management interessano quasi l'intera gamma del marchio, Macan esclusa. Interessante la nuova strategia di suggerimento delle postazioni di ricarica ottimali lungo il percorso

Porsche migliora l'infotainment, l'algoritmo di ricarica è più smart

        Porsche festeggia i 50 anni di Porsche Design, il marchio creato nel 1972 da Ferdinand Alexander Porsche e dal fratello Hans-Peter per portare gli stilemi della Casa di Stoccarda oltre al mondo dell'auto, in una serie di prodotti diversificati. E lo fa con una nuova edizione limitata della 911 e il restauro di un veicolo classico.  UNA NUOVA 911 PREMIUM NERA La nuova vettura si chiama 911 Edition 50Y Porsche Design ed &egrave; basata su una 911 Targa GTS. Verniciata interamente in nero, &egrave; alimentata dallo stesso boxer biturbo della Targa GTS che eroga 473 cavalli, abbinato a una trasmissione PDK a 8 velocit&agrave;, con opzionale un cambio manuale a 7 velocit&agrave;. A trazione posteriore, questa Porsche accelera da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi, con l'ausilio del Launch Control. Ne verranno realizzati soltanto 750 esemplari, in concessionaria ad aprile 2022 al prezzo di 185.600 euro circa. IL RESTAURO DI UNA TARGA DEL '72 L'auto restaurata &egrave; invece una 911 S 2.4 Targa del 1972. Il reparto Porsche Classic vi ha lavorato per ben due anni, dato che le condizioni originali della vettura erano pessime. L'auto &egrave; stata interamente verniciata in nero sia dentro che fuori. Sulla carrozzeria &egrave; stata applicata la scritta Porsche Design, mentre il roll bar e le strisce laterali sono state rifinite in Platinum satinato. La scritta Targa &egrave; stata verniciata in nero opaco e la griglia sopra il motore presenta un badge "Porsche Design 50th Anniversary" con una riproduzione della firma di Ferdinand Alexander Porsche. Le auto classiche che sono un buon investimento nel 2022       

La Casa di Stoccarda festeggia i 50 anni del marchio Porsche Design con una nuova coup&eacute; basata sulla Targa GTS e il restauro di una 911 S 2.4 Targa del 1972: domina il nero

Porsche, la nuova 911 limited edition è totalmente verniciata di nero

        Dopo berlina e Cross Turismo, arriva sul mercato italiano Porsche Taycan Sport Turismo. Una gamma competa, quattro versioni differenti per schema tecnico e potenza, arriver&agrave; su strada dal mese di febbraio. L'esordio avverr&agrave; con Porsche Taycan GTS Sport Turismo, interpretazione che strizza l'occhio al vertice dell'offerta, al mondo Turbo, rispetto al quale si posiziona un po' pi&ugrave; in basso per cavalli erogati. Due motori elettrici, trazione quattro ruote motrici e 517 cavalli, su strada a 138.207 euro, prezzo di partenza del listino.  Taycan SW, pi&ugrave; spazio a bordo La proposta "station wagon" di Taycan segue l'impostazione Cross Turismo, senza sviluppare il tema crossover, delle protezioni sulla scocca e dell'assetto rialzato. Rispetto alla berlina c'&egrave; una maggior disponibilit&agrave; di spazio per i passeggeri posteriori, merito di una linea del tetto che offre 45 mm in pi&ugrave; di "aria" sopra la testa. Novit&agrave; della terza variante di carrozzeria, poi, &egrave; il tetto panoramico Sunshine Control. &Egrave; un optional e si caratterizza per avere 9 segmenti a oscuramento variabile, dal cristallo perfettamente trasparente a una copertura opaca. Cariche elettriche indotte sul vetro, dal particolare trattamento elettrocromico, consentono di modificare il grado di oscuramento. Prezzo di Taycan Sport Turismo, attacco a 90 mila Poche settimane dopo Taycan GTS Sport Turismo sar&agrave; la volta delle altre versioni. Taycan Sport Turismo da 326 cavalli e singolo motore elettrico, posteriore, fa il prezzo d'attacco del modello a 90.277 euro. A richiesta, la batteria Performance Plus e 380 cavalli di sistema. Un gradino pi&ugrave; su, Taycan 4S Sport Turismo, trazione quattro ruote motrici e 435 cavalli, con la possibilit&agrave; di accedere alla batteria Performance Plus e ai 490 cavalli: il prezzo parte da 111.658 euro. Della GTS abbiamo gi&agrave; scritto, al di sopra della quale si posizioneranno Taycan Turbo e Turbo S Sport Turismo, accomunate dalla trazione quattro ruote motrici e dal livello di potenza di 625 cavalli: 159.360 euro per la Turbo, 193.520 euro per Turbo S, le cui prestazioni velocistiche sono il top di gamma: 260 orari di velocit&agrave; massima, 2"8 da zero a cento orari. La proposta dotata di maggiore autonomia di marcia &egrave;, invece, Taycan 4S Sport Turismo: 498 km con una carica completa (operazione che a corrente continua alla massima potenza permette in 22 minuti e 30" di passare dal 5 all'80% della carica).&nbsp;       

La gamma della Taycan station wagon 2022 &egrave; in arrivo sul mercato, con prezzi a partire da oltre 90 mila euro. Tutte le versioni della terza soluzione Taycan

Porsche Taycan Sport Turismo, i prezzi e l'uscita in Italia

        La Formula E si prepara a dare il via alla stagione 2022, e annuncia la sua nuova Safety Car, che prender&agrave; il posto della Mini Electric Pacesetter entrata in servizio lo scorso anno. La piccola elettrica britannica cede il testimone alla Porsche Taycan, che oggi &egrave; stata svelata nella sua nuova veste, con livrea dedicata e dotazione specifica per condurre il gruppo delle monoposto a zero emissioni nei momenti di neutralizzazione della gara. La berlina green di Zuffenhausen far&agrave; il suo debutto in un week end di gara il 28 e 29 gennaio, in occasione dei primi due e-prix a Diriyah, in Arabia Saudita. Maserati torna nel motorsport: il Tridente correr&agrave; in Formula E  Porsche Taycan Turbo S, dalla strada ai circuiti A pochi giorni dall&rsquo;apertura della stagione 8, la Formula E toglie i veli dalla sua nuova Safety Car, che dopo anni di esclusiva BMW (prima con la i8 e poi con la Mini) &egrave; ora marchiata Porsche. La Taycan Turbo S che ricoprir&agrave; questo ruolo si candida a essere la vettura di sicurezza pi&ugrave; veloce mai messa a disposizione nella serie full electric: in questa versione, la berlina tedesca esprime infatti fino a 761 cavalli e ben 1.000 Nm di coppia, accelerando da 0 a 100 in 2,8 secondi e con una velocit&agrave; massima di 261 km/h. Rispetto al modello standard, sono state eseguite alcune modifiche sul fronte della sicurezza, come l&rsquo;installazione di un roll-bar interno e di sedili anteriori avvolgenti da corsa con cinture a sei punti, oltre ovviamente ai lampeggianti. Dal punto di vista estetico, la Porsche &egrave; stata dotata di una livrea rappresentativa dell&rsquo;intera griglia, con colori che riassumono quelli di tutti i team, per simboleggiare l&rsquo;impegno comune verso la mobilit&agrave; sostenibile. La Taycan sar&agrave; affidata al pilota portoghese Bruno Correia, storico conduttore della Safety Car della Formula E. Porsche Taycan Cross Turismo, la scalata da record fin su la cima del Pikes Peak La nuova Safety Car della Formula E "Siamo orgogliosi che la Formula E abbia affidato a una Porsche questo compito &ndash; ha dichiarato Thomas Laudenbach, vicepresidente di Porsche Motorsport - Con la Taycan Turbo S come Safety Car ufficiale, stiamo dando un importante contributo alla sicurezza in pista e sottolineando anche l'importanza della Formula E per Porsche Motorsport. Anche se siamo rivali in pista, stiamo diffondendo questo messaggio al mondo insieme. Inoltre, speriamo che questo ci permetta di attrarre anche un pubblico target pi&ugrave; giovane che non &egrave; ancora fan degli sport motoristici".  "La Porsche Taycan Turbo S &egrave; l'apice dei veicoli elettrificati ad alte prestazioni e illuminer&agrave; la Formula E &ndash; ha aggiunto Jamie Reigle, CEO della categoria elettrica - Nel progettare la Safety Car di Formula E, Porsche ha reinventato la fondamentale funzione di sicurezza in pista per essere un potente simbolo dell'impegno del campionato per un futuro elettrificato e l'unit&agrave; dei concorrenti nell'ABB FIA Formula E World Championship". La stagione 2022 della Formula E prender&agrave; il via il week end del 28 e 29 gennaio, con i due e-prix dell&rsquo;Arabia Saudita, e si concluder&agrave; a Seoul il 13-14 agosto, mentre il 9 e 10 aprile sono previste le due gare di Roma, sul circuito cittadino dell&rsquo;Eur. Tra le novit&agrave; di questa edizione, l&rsquo;arrivo di Antonio Giovinazzi in griglia con il team Dragon. In attesa del debutto, nella prossima stagione, di Maserati con il suo team ufficiale. Porsche Taycan GTS, in pista con la sportiva elettrica da oltre 500 cv       

La versione pi&ugrave; potente della Porsche Taycan &egrave; stata scelta per il ruolo di Safety Car nella nuova stagione della Formula E

Porsche Taycan Turbo S, è lei la nuova Safety Car della Formula E

        Che siano i 340 cavalli della motorizzazione d'ingresso o i 440 cavalli della S, passando per i 462 cavalli della E-Hybrid, Porsche Cayenne Platinum Edition offre una proposta ricercata, nuova, aspettando un facelift che verr&agrave; presentato nel corso del 2022.&nbsp; Gi&agrave; abbiamo apprezzato il trattamento Platinum nel mondo Panamera, adesso &egrave; ordinabile in abbinamento al suv, per una commercializzazione prevista da maggio sul mercato tedesco. Design Cos'ha di distintivo? Satin Platinum &egrave; la finitura della personalizzazione, che siano le lamelle della griglia frontale o le lettere della scritta Porsche sul portellone. LEGGI ANCHE - Porsche verso un maxi-crossover elettrico? I cerchi? Specifica RS Spyder di serie, nella misura da 21 pollici e, ovviamente, colore Satin Platinum. Un accostamento che &egrave; previsto sulle colorazioni nera, bianca, le rispettive alternative metallizzate, oltre al Mahogany, Moonlight Blue e Crayon. Quest'ultima tinta la ritroviamo all'interno, a caratterizzare le cinture di sicurezza. Interni ricchi Un ambiente che racconta anche delle soglie battitacco in alluminio spazzolato, dell'orologio al centro della plancia, dotazione standard come lo sono le luci d'ambiente, i sedili in pelle regolabili a 8 vie e con logo Porsche replicato sui poggiatesta. Ha un corredo di dotazioni importante, Cayenne Platinum Edition. Dai fari full led adattivi al pacchetto della finitura texture alluminio all'interno, proseguendo con il tetto panoramico, i vetri privacy, la cornice dei finestrini nera, l'audio Bose. Ricca, posiziona il top di gamma Cayenne S a 105.995 euro (prezzo sul mercato tedesco), la E-Hybrid a 102.901 euro e la motorizzazione d'ingresso a89.335 euro. Proposta Platinum Edition offerta anche con carrozzeria Cayenne Coup&eacute;.       

Il 2022 porter&agrave; un maquillage al suv tedesco, che si propone con una variante Porsche Cayenne Platinum Edition declinata in tre motorizzazioni e personalizzato nella dotazione come negli abbinamenti cromatici

Porsche Cayenne Platinum Edition, dettagli di stile aspettando il restyling

        Porsche ha chiuso il 2021 alla grande, con il record di vendite: 301.915 vetture consegnate in tutto il mondo. L&rsquo;incremento rispetto all&rsquo;anno precedente &egrave; stato dell&rsquo;11%. Un risultato notevole, a dispetto della crisi di semiconduttori e delle difficolt&agrave; causate dalla pandemia di Covid-19. Primo mercato la Cina, con 95.671 auto consegnate, ma il maggiore incremento &egrave; stato registrato negli USA (+22%, 70.025 unit&agrave;), mentre in Europa sono state consegnate 86.160 vetture (+7%). I modelli pi&ugrave; richiesti nel sono stati come sempre i SUV. Ben 88.362 clienti hanno acquistato una Macan, mentre la Cayenne s&eacute; arrivata a 83.071 consegne.&nbsp; Il vero boom &egrave; stato della elettrica Taycan 41.296 esemplari venduti, vale a dire pi&ugrave; del doppio rispetto all&rsquo;anno precedente. Bene anche per l&rsquo;icona 911 a 38.464 unit&agrave;, anch&rsquo;essa a pi&ugrave; del doppio rispetto al 2020. La Panamera &egrave; stata consegnata in 30.220 esemplari, mentre sono stati 20.502 i clienti che hanno acquistato la 718 Boxster e la 718 Cayman. Il Vecchio Continente si attacca alla spina Circa il 40% dei modelli Porsche consegnati in Europa nel 2021 &egrave; elettrico, che si tratti di ibridi plug-in o vetture completamente elettriche. Indicativo segnale della transizione. Leggi anche: Porsche Taycan, la prova in pista di Auto        

I Suv mantengono il primato, ma Taycan &egrave; in grande ascesa. Cina primo mercato.

Porsche oltre le 300.000 unità nel 2021, in Europa elettriche al 40%

        Porsche esce dal coro. La Casa di Zuffehausen, secondo il sempre ben informato Automobilwoche, sarebbe non procinto di lasciare il progetto Artemis. Ovvero quello dell&rsquo;ammiraglia elettrica dei tre marchi di lusso, Audi, Bentley e la stessa Porsche, del Gruppo Volkswagen. Un commiato non indolore: il ritiro dal programma, che dovrebbe portare alla produzione nell&rsquo;impianto di Hannover, sarebbe quantificato in un risarcimento di circa 100 milioni di euro. Un pegno non da poco, ma in sintonia con la strategia del Gruppo di massimizzare gli sforzi nella transizione elettrica. Stare fuori dal coro ha un suo prezzo: la scelta di Porsche &egrave; quella controllare con pi&ugrave; autonomia, come sito di produzione, quello di Lipsia &egrave; preferito, ma soprattutto come piattaforme e tecnologia. Il piacere di guida Un nodo della questione &egrave; la guida autonoma o comunque assistita a un livello molto alto. I vertici di Porsche, sempre secondo Automobilwoche, puntano ancora sulla preferenza dei clienti votata al comportamento dinamico sotto il controllo del guidatore. Il progetto nuovo a Lipsia, che sarebbe affiancato entro il 2025 da Panamera e Macan elettriche al 100%, avrebbe gi&agrave; il nome K1 e sarebbe realizzato sulla piattaforma PPE. La questione del piacere di guida e della differenziazione sull&rsquo;alto di gamma sar&agrave; un nodo importante nei prossimi anni. Leggi anche: Porsche 911 GT3, il test in pista della super 911&nbsp;       

Lo sviluppo sar&agrave; continuato da Audi e Bentley, la Casa di Zuffenhausen lo svilupper&agrave; in proprio a Lipsia: per uscire pagher&agrave; 100 milioni di euro.

Porsche lascia, pagando, il progetto della ammiraglia Artemis e prosegue da sola

&ldquo;Sempre pi&ugrave; in alto&rdquo; invitata in una vecchia pubblicit&agrave; il mitico Mike Bongiorno. Ecco, Porsche Taycan Cross Turismo c&rsquo;&egrave; arrivata. Con un record: &egrave; la prima auto elettrica ad aver percorso il pi&ugrave; grande dislivello registrato dal Guinness World Record.&nbsp;  La sportiva e ruote alte e a zero emissioni della Casa di Zuffenhausen &egrave; riuscita a completare un percorso che va dal punto pi&ugrave; basso fino al punto pi&ugrave; alto degli Stati Uniti, per un di 4.842,967 metri di dislivello.  La prestazione &egrave; stata ufficialmente riconosciuta: tutto il percorso &egrave; stato monitorato da dispositivi GPS e un altimetro analogico installati sulla Taycan Cross Turismo.    Il viaggio  L&rsquo;elettrica&nbsp; &egrave; partita dalla Eagle Mine, una miniera del Michigan, a 540,8 metri sotto il livello del mare, fin sulla vetta del Pikes Peak, nota anche per la competizione in salita, in Colorado, a 4.302 metri. Ha percorso una distanza complessiva di 2.274 chilometri e ha attraversato cinque stati americani: Michigan, Wisconsin, Iowa, Nebraska e Colorado. Il viaggio &egrave; durato in 33 ore e 48 minuti: a si sono dati il cambio tre gruppi di conducenti, capitanati dal videomaker J.F. Musial. Un record speciale.  Leggi anche: Porsche Taycan Cross Turismo, la prova di Auto&nbsp;   

Dal punto pi&ugrave; basso fino al punto pi&ugrave; alto degli Stati Uniti, per un totale di 4.842,967 metri di dislivello.