        Con l&rsquo;avvento della versione trasformabile, la gamma della pi&ugrave; recente Mini si completa fra 3 e 5 porte, elettriche e la multiruolo Countryman. La Cabrio arriva giusto in tempo per la bella stagione, come si addice ad ogni auto che permette di viaggiare a capo scoperto se le condizioni lo permettono. Con dimensioni simili a quelle della 3 porte, la Mini Cabrio torna ad essere prodotta nello stabilimento inglese di Oxford. Il listino prevede tre versioni dotate, basilarmente, dello stesso quattro cilindri di 2 litri, disponibile per&ograve; con tre differenti potenze. La Mini Cooper C pu&ograve; contare su 163 cavalli, mentre la Cooper S ne dichiara 204. Al vertice, come sempre, la variante John Cooper Works che ha 213 cavalli e permette di raggiungere 245 orari accelerando da fermo a 100 km/h in 6&rdquo;4. Da chiusa a cabrio in 18 secondi Come &egrave; giusto che sia, i tratti caratteristici di tutte le Mini sono ripresi fedelmente dall&rsquo;ultima nata. Sono inconfondibili i gruppi ottici di forma ovale con cornice a Led e possibilit&agrave; di personalizzazione in opzione. Altrettanto tipica &egrave; la sagoma della calandra che racchiude le prese d&rsquo;aria anteriori. La novit&agrave; maggiore viene, ovviamente, dalla presenza del tetto in tela retrattile che ha la particolare caratteristica di aprirsi inizialmente per soli 40 centimetri sopra le teste di guidatore e passeggero anteriore. Come un comune tetto apribile, la capote si apre per questo primo tratto anche in movimento a qualunque velocit&agrave;. Insistendo sul tasto di apertura elettrica, la capote con la sua struttura di sostegno si ripiega completamente all&rsquo;indietro per riporsi in parte del bagagliaio. L&rsquo;operazione di apertura e chiusura totale dell&rsquo;abitacolo viene eseguita in soli 18&rdquo;, anche in marcia ma solo sino a 30 km/h di velocit&agrave;. La presenza del tetto ripiegato riduce, ma non troppo, la capacit&agrave; del bagagliaio da 215 a 160 litri, un sacrificio che molti clienti accetteranno volentieri. Gli interni riprendono le caratteristiche della Mini Cooper di ultima generazione, con una plancia pulita e rivestita in un tessuto di poliestere riciclato. Al centro campeggia il grande touchscreen circolare da 240 mm di diametro con un sistema di multimediale di ultima generazione, siglato 9, del Gruppo BMW. Tra le caratteristiche ha quella di permettere di visualizzare il tempo trascorso viaggiando con la capote aperta. Come sulle Mini pi&ugrave; recenti, &egrave; possibile scegliere tra sette opzioni delle cosiddette Experience Modes, con quella battezzata Go-Kart che vuole esaltare il carattere dinamico delle Mini. L&rsquo;abitabilit&agrave; a bordo &egrave; ottima per due persone, con lo spazio dietro centellinato per la presenza di altri due occupanti, come peraltro inevitabile su una cabriolet di meno di 4 metri di lunghezza. Leggi il primo test della nuova Mini Cooper Cabrio su Auto in edicola dal 14 marzo, oppure clicca qui per abbonarti all'edizione digitale con uno sconto speciale in occasione dei 40 anni del magazine.       

Anche in versione Cabrio, la Mini si conferma agile e brillante in strada: spinta dal 2.0 turbo, ha potenze fino a 231 cavalli. Leggi il test su strada su Auto in edicola dal 14 marzo

Sul nuovo numero di Auto: Mini Cooper Cabrio, go kart scoperto

        &Egrave; una Mini decisamente insolita da collezionare, perch&eacute; lontanissima dall'idea che si ha del marchio inglese. A suo modo ha scritto un pezzetto di storia della Dakar, avendo contribuito con il successo ottenuto nel 2021 a &nbsp;incrementare i trionfi nel palmares di Stephane Peterhansel. Colui che &egrave; diventato Monsieur Dakar, grazie alle 14 edizioni vinte tra categoria moto e auto. Un prototipo con motore diesel La Mini John Cooper Works Buggy, prototipo allestito dal team ufficiale X-Raid, &egrave; tra le auto all'asta dell'appuntamento Les Grandes Marques du Monde &agrave; Paris, curato dalla casa d'aste Bonhams. Il telaio numero 0009 &egrave; stato assemblato nel 2017, una volta definito il progetto di BMW per affrontare la Dakar del 2018. La prima edizione corsa in quell'anno vide l'equipaggio Hirvonen-Schultz al volante, poi nel 2020 e nel 2021 tocco a Peterhansel portare in gara il telaio all'asta. Terzo nel 2020, navigato da Pablo Fiuza, Peterhansel ottenne il successo nell'edizione 2021, con accanto Edouard Boulanger. Il buggy rimanda allo stile delle Mini stradali del periodo 2017-2020 nelle forme dei fari. Ogni altro elemento &egrave; frutto di soluzioni destinate a un prototipo da corsa. Sotto al cofano monta un motore BMW N57 diesel 3 litri, in grado di sviluppare 367 cavalli e 800 Nm di coppia, scaricati attraverso il cambio sequenziale 6 marce sulle ruote posteriori. Al cospetto di un buggy da ben 193 centimetri di altezza per 2,20 metri di larghezza e con ruote da 37 pollici su cerchi da 17, il progetto ha un peso appena inferiore ai 1.700 kg. Il merito &egrave; del telaio tubolare in acciaio con pannelli in carbonio e kevlar. In lunghezza la Mini JCW Buggy misura 4,37 metri. Il valore stimato da Bonhams per l'esemplare all'asta, che aprir&agrave; il 6 febbraio, &egrave; tra i 200 e i 400 mila euro.       

Il prototipo con motore diesel ha consentito a Stephane Peterhansel di vincere l'edizione della Dakar 2021, allungando il primato di successi nella storica gara rally raid

L'originalissimo buggy Mini va all'asta, è un pezzo di storia della Dakar

        La nuova Mini Countryman, il modello pi&ugrave; spazioso e versatile della gamma, ha raggiunto un importante traguardo nel campo della sicurezza, ottenendo il punteggio massimo di 5 stelle nelle valutazioni Euro NCAP. La certificazione europea testimonia il lavoro svolto dal marchio per garantire il massimo livello di protezione per occupanti, pedoni e ciclisti, grazie a soluzioni passive e attive all'avanguardia. Countryman, protezione avanzata per occupanti e utenti della strada  Prodotta nello stabilimento di Lipsia, la Mini Countryman si distingue per le soluzioni avanzate di sicurezza passiva e attiva. Il nuovo airbag centrale, posizionato tra i sedili anteriori, &egrave; stato valutato molto efficace per la sua capacit&agrave; di ridurre il rischio di lesioni in caso di impatti laterali. Idem per il sistema di avviso di collisione anteriore di ultima generazione: i miglioramenti hanno permesso, oltre al rilevamento di pedoni e ciclisti in movimento parallelo al veicolo, di prevenire collisioni in contesti urbani complessi grazie al monitoraggio del traffico in arrivo durante le svolte. Eccellenti anche i risultati riguardanti la protezione dei bambini, con valutazioni massime nei crash test frontali e laterali. Inoltre, poggiatesta e i sedili sono in grado di prevenire lesioni cervicali &ndash; il famoso &ldquo;colpo di frusta&rdquo; - in caso di tamponamenti. Sicurezza completa per la nuova Mini L&rsquo;impegno del marchio nel garantire il massimo livello di sicurezza &egrave; evidente anche nelle soluzioni per la protezione in caso di impatto con pedoni e ciclisti. I cofani attivi del vano motore, progettati per ridurre il rischio di lesioni durante una collisione, hanno superato brillantemente i test condotti a diverse velocit&agrave;. Ha contribuito al raggiungimento della valutazione, infine, la presenza di sistemi come la frenata d&rsquo;emergenza e la chiamata d&rsquo;emergenza intelligente. Mini Aceman: la prova del crossover tutto pepe       

Il Suv compatto del Gruppo BMW ha raggiunto il punteggio massimo per gli efficaci sistemi di protezione passiva e attiva

Mini Countryman, sicurezza ai vertici con 5 stelle Euro NCAP

Quando in Mini hanno deciso di rivoluzionare la gamma puntando sull&#39;elettrico, ha sviluppato un piano ben preciso: mantenere la Cooper come bandiera del brand e spostare un gradino pi&ugrave; in alto la Countryman per lasciare spazio a un terzo modello. Si chiama Aceman, ed &egrave; una chicca full electric che abbiamo avuto modo di mettere alla prova per voi.    Tecnica e prestazioni  Per inquadrare meglio il prodotto, partiamo da quello che non si vede: il telaio &egrave; derivato dalla Mini Cooper, quindi la piattaforma Spotlight che in questo caso viene allungata nella parte centrale, stirando il passo fino a 2,60 m per una lunghezza totale del corpo vettura di 4,07: pieno segmento B-SUV, come conferma il look con spigoli smussati e grandi passaruota non in tinta.  L&#39;altezza di 1,50 metri, per&ograve;, &egrave; tipica delle due volumi compatte, quindi sta all&#39;utente decidere in quale categoria metterla. A livello di tecnica, viene ripreso lo schema elettrico della Cooper di ultima generazione, ma con alcune differenze riguardo prestazioni e autonomia. La Aceman &egrave; disponibile in due versioni, entrambe a trazione anteriore: E&nbsp;con batteria da 42,5 kWh e una potenza di 135 kW (184 CV), che fa il paio con la coppia immediata di 290 Nm.  L&#39;autonomia in questo caso varia da 294 a 310 km in ciclo WLTP, con la batteria che riesce a ricaricare fino a una potenza di 75 kW limitando i tempi a poco meno di 30 minuti per passare dal 10 all&#39;80%. I giochi si fanno un po&#39; pi&ugrave; seri con la SE, che non solo ha un&#39;impostazione un pelo pi&ugrave; sportiva ma anche una batteria maggiorata fino a 54,2 kWh, una potenza di 160 kW (218 CV), 330 Nm e un&#39;autonomia di 382/407 km. In questo caso la ricarica supporta fino a 95 kW di potenza. Questa versione &egrave; anche dotata del pacchetto full optional quindi con cerchi in lega da 19&quot; e trim dedicato.    Alla guida non tradisce, &egrave; una vera Mini  L&#39;avrete ormai capito, la Aceman &egrave; una Cooper allungata, naturale erede della 5 porte e Clubman di precedente generazione. Lo scopo &egrave; quello di ospitare con pi&ugrave; agio la famiglia senza perdere la verve sportiva del modello originale, quindi anche l&#39;impostazione degli interni rimane tutto sommato molto simile con il grande schermo centrale circolare dalla risoluzione altissima e dall&#39;effetto scenico indiscutibile, ma l&#39;intero cruscotto &egrave; rivestito con un tessuto di trama e grafiche differenti.  Per adempiere al compito di Mini utilitaria per famiglie, la seduta &egrave; un pelo pi&ugrave; alta, mentre la panchetta posteriore offre un ottimo spazio per gli occupanti, anche se adulti. A scarseggiare &egrave; la capacit&agrave; del bagagliaio, che a causa delle forme della vettura non va oltre i 300 litri (1.005 a sedili abbassati). Alla guida siamo come sempre al cospetto dell&#39;effetto go-kart di Mini, con uno sterzo bello diretto e una dinamica che giova dell&#39;allungamento di passo, perch&egrave; diventa pi&ugrave; progressiva e stabile nella percorrenza delle curve veloci.  Nel complesso &egrave; un modello che - al netto dell&#39;estetica molto personale - amplia il raggio di utilizzo di Mini Cooper alla quotidianit&agrave; cittadina, con un pacchetto concreto ed equilibratissimo. Unico difetto che abbiamo trovato, &egrave; uno sterzo che in modalit&agrave; sportiva si indurisce in maniera artificiale e poco progressiva.    Prezzi e disponibilit&agrave;  La Aceman &egrave; gi&agrave; ordinabile a partire da 32.100 euro per la S e da 35.500 euro per la SE. La si potr&agrave; scegliere in diverse colorazioni e con abbinamenti differenti fra tetto e carrozzeria, compresa la particolarissima scelta della parte superiore con triplo gradiente fra bianco, petrolio e blu elettrico, particolarmente adatto alla colorazione Indigo Sunset Blue. Cosa ne pensate?   

Aceman &egrave; l&#39;anello di congiunzione fra Cooper e Countryman, ma brilla di luce propria con una personalit&agrave; spiccata e una naturale propensione alla famiglia

Mini Aceman: la prova del crossover tutto pepe

Dici John Cooper Works &egrave; ti aspetti il top della dinamica di marcia e le prestazioni pi&ugrave; elevate in casa Mini. Al Salone di Parigi 2024 arrivano le prime interpretazioni abbinate alla carrozzeria 3 porte e Aceman. Altro ancora arriver&agrave;, cio&egrave; le JCW 2.0 turbo benzina, dopo l&#39;esordio in gara alla 24 Ore del Nurburgring. Le pi&ugrave; pura tra le sportive ultracompatte.  Quel che mette in mostra la Mini (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;elettrica JCW, al pari della Aceman, &egrave; un powertrain da ben 258 cavalli e 350 Nm, valori niente male per muovere una massa che sar&agrave; nell&#39;ordine dei 1.700 kg sulla 3 porte. In pi&ugrave;, l&#39;extra riserva di 27 cavalli, attivabile tirando la leva dietro al volante, posta dietro la razza di sinistra.    Prestazioni, che numeri le JCW elettriche!  I numeri del cronometro sono l&igrave; a dire (solo in parte) quanto ci sia verve nelle proposte elettriche: 5,9 secondi sullo 0-100 km/h, 6,4 nel caso di Mini Aceman JCW. La velocit&agrave; massima &egrave; limitata ai 200 orari.  Certo non di solo zerocento vive l&#39;appassionato abituato alle pi&ugrave; entusiasmanti delle JCW, dalla serie R53 alla R56, fino parzialmente alla F56.  Il progetto elettrico dovr&agrave; neutralizzare la massa generosa con un lavoro certosino sull&#39;assetto. Convince la personalizzazione stilistica, che maschera bene la calandra oversize e regala un volume posteriore che &egrave; di gran lunga il pi&ugrave; riuscito dell&#39;ultima generazione Mini Cooper, termica ed elettrica. Spicca il trattamento dei lamierati tra i fari posteriori, con una grafica che richiama la bandiera a scacchi stilizzata e in un&#39;alternanza tra opaco e lucido.  Autonomia da utilitaria a batterie  Se la tre porte poggia su ruote da 18&quot;, Mini Aceman JCW monta i cerchi da 19&quot; e percorre 351 km con una carica della batteria da 54,2 kWh (49,2 kWh netti). Le differenze dimensionali, di peso e sezione frontale avvantaggiano un po&#39; la pi&ugrave; piccola tre porte, che percorre 371 km. Valori da utilitarie elettriche, qual &egrave; il posizionamento dei due modelli, un segmento B estremamente premium. Le anticipazioni sulla potenza massima di ricarica dicono di 95 kW in CC che non rappresentano certo un record nel segmento, basti pensare alle elettriche Stellantis che operano a 100 kW.&nbsp;  Il progetto Mini John Cooper Works, 3 porte e Aceman, verr&agrave; prodotto in Cina fino al 2026, quando dovrebbe trasferirsi e trovare casa in Gran Bretagna, a Oxford. Mercato inglese dal quale scopriamo le prime anticipazioni sui prezzi di listino, quando dal prossimo aprile 2025 saranno su strada: 45.900 euro la 3 porte JCW, 48 mila euro Aceman JCW 

Il Mondial de l&#39;Auto &egrave; lo scenario per l&#39;esordio delle John Cooper Works elettriche, rapidissime in accelerazione e destinate a essere affiancate dalla Cooper JCW turbo benzina

Mini John Cooper Works, 3 porte e Aceman debuttano a Parigi

        Mini porter&agrave; una doppietta alla novantesima edizione del Mondial de l&rsquo;Auto. Al Salone parigino, aperto al pubblico dal 14 al 20 ottobre, la Casa inglese ha annunciato la presenza di due nuove modelli elettrici modelli John Cooper Works. Un duo .... competitivo Il primo sar&agrave; senza dubbio la Mini John Cooper Works E, anticipata da un prototipo la scorsa estate al Goodwood Festival of Speed. Il secondo potrebbe essere la versione JCW della Aceman. La prima immagine, di fatto &ldquo;al buio&rdquo;, non lascia molto spazio a ipotesi. Le due novit&agrave; saranno accompagnate da un trio a batterie che ha appena esordito. La Cooper a 3 porte nelle due versioni E da 184 cv e SE da 218 cavalli, con batterie da 40,7 e 54,2 kWh. La Aceman, versione crossover con gli stessi powertrain e la Countryman SE ALL4, pi&ugrave; spaziosa, con la trazione integrale e una autonomia dichiarata di 432 chilometri. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Mini nuove e usate       

Si allarga la famiglia a batteria del Marchio inglese di BMW che punta sempre alla proverbiale maneggevolezza dei suoi modelli

Due Mini John Cooper Works elettriche al Mondial de l'Auto

        La Mini Cooper C porta il concetto di intrattenimento a bordo a un livello completamente nuovo con il suo sistema di in-car gaming, unendo il classico divertimento al volante al coinvolgimento digitale. La nuova versione dell'iconica compatta a tre porte non solo offre prestazioni dinamiche superiori e l&rsquo;inconfondibile go-kart feeling, ma introduce anche un innovativo sistema di gioco integrato per intrattenere i passeggeri durante le soste. In-car gaming, nuova esperienza digitale  Grazie alla collaborazione tra Mini, Mattel, e AirConsole, la Mini Cooper C offre ora la possibilit&agrave; di giocare al popolare "UNO Car Party!" direttamente all'interno dell'auto. Il sistema "in-car gaming" &egrave; integrato nel display centrale OLED della vettura - di forma circolare, con un diametro di ben 24 cm -&nbsp; offrendo un'esperienza interattiva unica: i passeggeri (fino a quattro) possono collegare i loro dispositivi personali al sistema di infotainment della vettura per sfidarsi in entusiasmanti partite di UNO. Il gioco, per ovvie ragioni legate alla sicurezza, pu&ograve; essere avviato solo a veicolo fermo, permettendo una divertente pausa prima di tornare in strada. Tale integrazione rappresenta una delle prime vere applicazioni del gaming in auto, mostrando come l'auto possa diventare un hub per il divertimento e l'interazione sociale, non solo un mezzo di trasporto. Caratteristiche tecniche Oltre all'innovazione digitale, la Mini Cooper C conserva il suo design elegante e minimalista. Le proporzioni compatte e le superfici pulite si combinano perfettamente con una gamma di opzioni di personalizzazione, come le quattro varianti di allestimento (Essential, Classic, Favoured e JCW) e la possibilit&agrave; di scegliere tra quattro colori per il tetto. Sotto il cofano, la compatta ospita un motore turbo-benzina a tre cilindri da 156 cv, in grado di erogare 230 Nm di coppia e accelerare da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi. Il sistema di sospensioni avanzato e lo sterzo preciso garantiscono un'esperienza di guida sicura e piacevole, mentre i sistemi di assistenza alla guida, come il Mini Operating System 9, migliorano ulteriormente la sicurezza e il comfort su strada. Con la nuova MINI Cooper C, MINI continua a evolversi, combinando il piacere di guida tradizionale con nuove tecnologie digitali per offrire un'esperienza completa. Grazie all'introduzione dell'in-car gaming, la MINI non &egrave; solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio centro di intrattenimento mobile. &nbsp;       

Il Mini Operating System 9 consente - solo da fermi - di giocare al popolare gioco di carte UNO direttamente sullo schermo centrale

Mini Cooper C, intrattenimento ai vertici con in-car gaming

        Precedono il debutto ufficiale, atteso in autunno - anche nella proposta turbo benzina -, le anticipazioni diffuse in Cina sulla Mini John Cooper Works elettrica. Il consueto processo di omologazione svela le prime caratteristiche tecniche e lo stile della versione pi&ugrave; sportiva tra le alternative elettriche Mini (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). John Cooper Works elettrica sar&agrave; anche la Aceman, con le medesime specifiche di motore elettrico. Diverso, oltre che per le dimensioni, il crossover lo sar&agrave; per i 1.768 kg di peso contro i 1.670 kg della Mini JCW a batteria.  Motore generoso di cavalli per la nuova Mini EV Sotto al cofano monta un'unit&agrave; da 258 cavalli, 40 cavalli in pi&ugrave; se paragonata alla Cooper SE. Quanto basta per migliorare le prestazioni e avvicinare i 6" in accelerazione sullo 0-100 km/h, contro il dato di 6"7 attualmente della Cooper SE. La batteria non cambier&agrave; nella capacit&agrave; di 51,5 kWh e, in virt&ugrave; della maggior potenza, l'autonomia di marcia potrebbe riposizionarsi appena sotto i 400 km. Con i dati emersi, la Mini John Cooper Works elettrica pu&ograve; vantare un rapporto peso-potenza di 6,47 kg/cv. Paragonato alla Cooper S termica, 2 litri, da 204 cavalli ma 1.360 kg di peso (6,66 kg/cv), &egrave; pi&ugrave; favorevole di un'inezia. Stile, l'elettrica in coda si fa notare La caratterizzazione estetica della John Cooper Works incide sul paraurti anteriore nella zona inferiore e alle estremit&agrave;, con un bodykit che prosegue sotto le portiere con soglie lavorate davanti alle ruote posteriori in stile deviatori di flusso. Ruote che sono da 18 pollici.  Interessante l'integrazione dell'ala posteriore, con paratie laterali pronunciate e molto rastremate verso il centro del lunotto. Spicca l'integrazione delle superfici con le vetrature, mentre le forme sono ottimizzate per staccare i flussi dietro l'auto e ridurre le turbolenze. Specifica &egrave; sia la fascia paraurti con un elemento stile diffusore, che il trattamento del portellone tra i gruppi ottici, a contrasto. Mini richiama 140 mila Cooper SE elettriche di prima generazione       

Tanti cavalli in pi&ugrave; rispetto alla Cooper SE, il peso &egrave; importante ma in rapporto alla potenza fa meglio della Cooper S termica. I dettagli, diffusi in Cina, del top di gamma elettrico Mini

Mini John Cooper Works elettrica, svelate le caratteristiche

        BMW richiamer&agrave; globalmente 140 mila Mini Cooper SE di prima generazione, prodotta tra il 2020 e il gennaio 2024, a seguito di un rilevato malfunzionamento legato alla gestione della batteria. La portata del richiamo conta oltre 38 mila unit&agrave; vendute in Germania e poco pi&ugrave; di 12 mila negli USA, dove BMW ha depositato presso la NHTSA un dettagliato report sugli interventi previsti e l'origine del problema sulla batteria e il sistema di gestione. Potrebbe portare a un surriscaldamento e, teoricamente, al rischio di incendio: caso verificato tra il 2023 e 2024 in due episodi (uno negli USA, uno in Germania) esaminati dai tecnici BMW.  Mini, rischio di surriscaldamento con alert "Il malfunzionamento pu&ograve; verificarsi nella batteria ad alto voltaggio o nel sistema ad alto voltaggio, provocato da vari motivi. Questi malfunzionamenti possono portare a un cortocircuito", si legge nel report depositato da BMW per la prima generazione di Mini Cooper elettrica.&nbsp; "Questo pu&ograve; portare a un surriscaldamento della batteria ad alto voltaggio e, in rari casi, a un evento termico, anche quando il veicolo non &egrave; operativo. L'auto dar&agrave; un messaggio di avviso al guidatore". L'intervento software per ridurre la carica Ovviamente, i proprietari verranno avvisati del necessario intervento, gratuito, presso la rete di assistenza Mini. L'operazione consister&agrave; in un aggiornamento software, con una funzione di diagnostica che - in caso di rilevato malfunzionamento della batteria - proceder&agrave; alla riduzione in Emergency Mode della carica della batteria sotto il 30%.&nbsp; Vale sottolineare come la stima fatta da BMW sulle Mini Cooper SE potenzialmente difettose, su 12.535 esemplari interessati negli USA, &egrave; del 5%. BMW X3 2024, ancora pi&ugrave; sportiva con parti M Performance       

Il problema &egrave; legato alla batteria e potrebbe generare un surriscaldamento. L'intervento prevede un aggiornamento software per diagnosticare il malfunzionamento e ridurre la carica residua

Mini richiama 140 mila Cooper SE elettriche di prima generazione

        Ha vinto il round britannico e, ad attenderla, ci sono le semifinali e finale dell'Hot Wheels Legends Tour. Il "premio"? Diventare modellino in scala 1:64 e finire sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo. Il progetto curato da Dominic Whittel, Gary Selby e Mike Williams, non passa certo inosservato. La Mini Mentley &egrave; un'originalissima creatura che su un corpo vettura (quel che resta) della Austin Mini del 1983 attua un'elaborazione estrema.  Stile Bentley e motore TVR Eliminare l'intera cellula abitacolo non sar&agrave; stato un compito troppo difficile. L'idea alla base della trasformazione, rendere omaggio alle Bentley degli anni Venti, alla Speed 8s. La Mini si trasforma cos&igrave; in una speedster due posti che, di fatto, sono quel che resta dei posteriori. Davanti, le esigenze della meccanica hanno stravolto l'intera installazione del motore e le stesse misure della scocca. Sotto al cofano c'&egrave; un V8 di provenienza TVR, da oltre 320 cavalli. Il cambio &egrave; "preso in prestito" da Range Rover e il risultato &egrave; in uno scatto da hypercar: circa 3 secondi per passare da 0 a 100 orari. Mini Mentley ha l'aria di un maxi-go kart iper-reattivo e con le ruote coperte, riuscitissimo per l'elaborazione realizzata dal trio di appassionati, musicisti di mestiere. Il progetto Mentley &egrave; stato portato in giro dai suoi creatori per sostenere la raccolta fondi in favore di Save the Children. Vinto il round inglese dell'Hot Wheels Legends Tour, le prossime tappe da superare sono previste il 2 e l'11 novembre, dopodich&eacute; la vincitrice del concorso si trasformer&agrave; in modellino 1:64.       

Trasformata in speedster, il progetto di tre appassionati ha vinto il round inglese dell'Hot Wheels Legends Tour e potrebbe diventare modellino in scala

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