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L'Europa tra e-car ed emissioni: ecco quanto potrebbero costare le piccole auto economiche

Fabiano Polimeni
Pubblicato il 29 settembre 2025, 14:20 (Aggiornato il 30 set 2025 alle 08:08)
A registrare le dichiarazioni a margine del Consiglio europeo Competitività a Bruxelles, segnatamente quelle del vicepresidente Stéphane Séjourné e i commenti del ministro delle Imprese e made in Italy, Adolfo Urso, resta ancora un certo grado di separazione in materia di e-car e delle caratteristiche che dovrà avere la nuova categoria di veicoli finanziariamente accessibili.
Su un punto, che può essere indicato come l’accoglimento delle richieste avanzate dall’Italia e altri Paesi europei, in un percorso iniziato sul finire del 2024, c’è un’indicazione chiara: la revisione delle norme del Fit for 55 definirà entro fine anno i nuovi valori di emissioni di CO2 da rispettare. Saranno le nuove soglie verso il 2030 e il 2035 per adattare la visione del Green Deal alla realtà del mercato dell’auto, in grave crisi e con una domanda di auto elettriche che in Europa è complessivamente molto debole. Salvo alcune particolarissime realtà del centro e nord Europa.
2035, rotta invariata e pragmatismo
Il Commissario Séjourné ha confermato che la revisione delle regole sulle emissioni di CO2 verrà affrontata "in tempi rapidi, mantenendo quindi la rotta ma con molto più pragmatismo nell'applicazione dei criteri”, le parole riportate dall’agenzia Ansa. "L'adeguamento del percorso dovrà essere fatto in modo pragmatico, per evitare di mettere in difficoltà la competitività di questo settore, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica”. Andranno definiti, sul piano strettamente tecnico e di obiettivi sul taglio delle emissioni i nuovi valori che l’industria dell’auto dovrà rispettare nel 2030 e al 2035.
Come dovrà essere una e-car?
Uno degli aspetti emersi dal recente confronto tra politica europea e industria dell’auto, uno dei più interessanti, è la creazione di una categoria di veicoli ai quali concedere importanti agevolazioni normative e fiscali, che permettano di contenerne i prezzi di listino.
Le e-car dovranno essere piccole auto da città e, a sentire il Commissario per la Prosperità e Strategia industriale Séjourné emerge anche un’indicazione di prezzo: l’Europa dovrà lavorare affinché i “i costruttori automobilistici dell'Unione europea immettano sul mercato modelli che potrebbero costare tra i 15 e 20 mila euro”.
Intorno alle e-car restano ancora diversi nodi da sciogliere, a cominciare dalla tipologia di motorizzazione ammessa. Nella fascia di prezzo immaginata da Séjourné vi sono già delle alternative - in buon numero - di piccole auto benzina, mentre l’offerta di equivalenti modelli elettrici è molto inferiore e sono tutte auto prodotte in Cina.
Urso: e-car non siano solo elettriche
A sottolineare come ci sia una distanza da colmare tra l’idea di e-car dell’Europa (modelli elettrici) e i desiderata degli Stati come l’Italia, sono le parole del ministro Urso, dopo il Consiglio Competitività a Bruxelles.
“E’ una misura necessaria che abbiamo sollecitato, affinché anche coloro che non se lo possono permettere possano acquistare un'auto ecologicamente sostenibile, una piccola utilitaria, che necessariamente deve essere alimentata anche da altri carburanti, non soltanto dall'elettrico, per essere accessibile a tutti".
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